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LA DOMENICA SPECIALMENTE regia di Giuseppe Bertolucci, Giuseppe Tornatore, Marco Tullio Giordana, Francesco Barilli

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elio91     6 / 10  13/07/2010 10:58:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Progetto tribolato e che ha avuto vari problemi in fase di produzione,questo discontinuo e svogliato film a episodi non riesce a racchiudere tutta la poeticità e i sentimenti che Guerra mette nelle sue storie,perlomeno non come faceva Fellini. Lo stesso Fellini è richiamato,pare,dal personaggio che racconta dritto in camera le sue esperienze o qualche motto,un pò come in Amarcord l'avvocato. Le cose che più riescono ad esprimere malinconia sono l'epilogo e l'episodio di Giordana che più di tutti riesce a toccare la solitudine. In ordine il voto agli episodi:


La Domenica specialmente (Bertolucci): 5,5
Molto debole e confuso,vuole essere incentrato su un rapporto morboso e lo è ma esprime poco e male. La cosa migliore è il finale scorretto e Bruno Ganz che dimostra di saper parlare correttamente anche l'italiano.

La neve sul fuoco (Giordana): 7,5
è il migliore dei 4,questo sì morboso ma che scava a fondo nella solitudine e diretto in maniera egregia. Il rapporto nuora-suocera riesce anche ad essere molto toccante,per quanto si giochi solo sugli sguardi. Da notare la presenze di un Fellini,la sorella attrice.

Il cane blu (Tornatore): 6
Tornatore litigò anche con il produttore e a quanto pare diresse il suo episodio controvoglia. Si vede. Noiret ci prova come può ma,seppur diretto con i soliti virtuosismi del regista,questa volta non è nient'altro che un semplice esercizio di stile che sa di già visto in tutte le sue parti. Finale eccessivamente buonista. Dal lato tecnico è il migliore con l'episodio di Giordana ma alla fine esprime poco e banalmente,un vero peccato perché Tornatore con gli Amarcord di solito ci va a nozze.

Le chiese di legno (Barilli): 6
Anche qui come sceneggiatura non ci siamo molto,troppo lungo per dire quello che vuole dire ma anche ben fatto nella sua rappresentazione (e nel contrasto) tra sacro e profano. Molto enigmatico,più di tutti qui si ricorda Fellini con gli oggetti sconosciuti al largo del mare come il famigerato T-rex.


Un'occasione sprecata e realizzata male,con un Tonino Guerra come ispiratore (dai suoi racconti de Il polverone) è un vero peccato. A parte l'episodio di Giordana,quindi,il resto molto scialbo e appena passabile se non mediocre.
Morricone alle musiche (belle ma non indimenticabili) si salva,ma questo è scontato.