Xavier666 8 / 10 26/02/2010 11:05:40 » Rispondi Una prevedibilissima telenovela alla messicana ma fatta dalla mano di un grandissimo artista. Ho letto qualche recensione dai cahiers du cinema e questo film venne stroncato dalla maggior parte dei critici. Stroncato ma il talento venne lodato in ogni modo, per come il film riesce in ogni caso incollato lo spettatore fino alla fine. La chiave di lettura per questo film l'ho potuta leggere a posteriori, dopo aver visto viridiana e l'angelo sterminatore, in questo film si intravede il germe della sacralità simbolica cristiana, le sue allegorie della cristianità che esploderanno con i due capolavori sopracitati. Susana è una sconosciuta come come il Diavolo appare all'improvviso , anzi irrompe, nell'ordinata e cosmica armonia di una famiglia di alto rango. E come il diavolo e le sue tentazioni la Bellissima oltre ogni immaginazione Rosita Quintana (divinità voto 9) sarà la tentazione e la corruzione dei tre uomini della casa, il padre, il feudatario, il patriarca, il santo in-corruttibile e paladino della pudicizia, il figlio di costui, l'uomo letterato e intellettuale, amante sofferto e forse più ingenuo e infine il peon, l'uomo fidato del padrone, l'unico che capisce la natura di Susana , l'unico che lei detesta, forse perchè facenti parte della scala gerarchica più bassa rispetto ai primi. In questa sorta di allaegoria cristiana della tentazione della carne e dell'ordine precostituito c'è spazio per la matriarca, un altro dei personaggi chiave della storia, forse più del marito, la vera guardiana del fuoco, focolare domestico. Consigliatissimo.
ma cos'è quel finale? c'è in Bunuel ancora una sorta di speranza? Se in Viridiana si assiste alla corruzione della santità visto che la suorina Silvia Pinal accetta di convivere (e giacere a questo punto) con il cugino nell'Angelo Sterminatore la Borghesia viene irrimediabilmente risparmiata per poi essere di nuovo castigata, in questo film? Lei viene dopo aver semidistrutto la famiglia e aver sedotto il patriarca, portata via dalla polizia per essere rinchiusa nel riformatorio da dove viene e la madre che fa? Perdona tutti ricostruisce il focolare, ingoia l'umiliazione e finisce che tutti proprio tutti guardano una giumenta guarita che si è ripresa da una lunga malattia, allegri e sorridenti. Pazzesco questo regista è un genio.