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HATCHET regia di Adam Green

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  14/05/2010 15:20:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il grande merito di Adam Green è quello di non prendersi sul serio,il suo unico scopo è quello di imbastire uno slasher divertente e molto sanguinolento sorretto da un ottima conoscenza del genere di cui il regista dà sfoggio a più riprese.
La storia è esilissima,con un branco di turisti idioti che all’interno delle paludi della Louisiana finirà in guai seri a causa del boogeyman Vick Crowley,una sorta di ragazzone omicida-mutante dalla forza sovrumana.I cliché vengono rispettati appieno e contaminati con una comicità briosa diventano fonte di spensierato intrattenimento.Inoltre la dose di efferatezze è veramente notevole,ad essa va aggiunto qualche stuzzicante siparietto con ragazzette ben disposte a mostrare generosamente ciò che madre natura ha loro donato.
In poche parole Green omaggia in modo beffardo l’horror anni ’80 con uno slasher grondante sangue e frattaglie ,mitigando i toni per mezzo di una coltre demenziale creata attraverso una fitta serie di dialoghi e comportamenti a dir poco assurdi.Come da copione le citazioni si sprecano e il finale omaggia il primo “Venerdì 13”,mentre per le fattezze del mostro ci si rifà al poco conosciuto (a torto) “Monster man”.Il parco attori è arricchito dalla presenza di vecchie glorie del calibro di Robert “Freddy Krueger” Englund e Tony “Candyman” Todd (per loro brevi apparizioni),oltre che Kane Hodder,già nei panni di Jason Voorhees ora in quelli del deforme assassino.
A dirla tutta ho trovato “Hatchet” un po’ stancante.La prima parte si segue bene ma a lungo andare si aspetta solo che un altro omicidio irrompa a spezzare un’azione ripetitiva e poco brillante,soprattutto nell'ultima mezz'ora, quando gli aspetti più comici lasciano spazio ad un approccio horror a connotazione ordinaria.
Nulla di trascendentale,un semplice passatempo con qualche buona intuizione.