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LE ORME regia di Luigi Bazzoni

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  19/06/2015 11:47:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Thriller inconsueto soprattutto per l'epoca, in cui assassini dai guanti neri e belle ragazze poco vestite imperversavano in pellicole psichedeliche, colorate e violente, capaci di lasciare il segno nella cinematografia italiana e non solo.
" Le Orme" (tratto dal romanzo di Mario Fanelli "Las Huellas") è un prodotto privo delle sopracitate caratteristiche, vi troviamo una dimessa ma sempre affascinante Florinda Bolkan alle prese con un inesplicabile caso di amnesia.
Per questo motivo si reca nella cittadina di Garma (luogo inventato, le riprese sono state effettuate in Turchia) aggrappandosi all'unico indizio di cui è in possesso.
Qui, con sommo stupore, noterà che molta gente del posto già la conosce seppur con un altro nome e un taglio di capelli diverso.
Nel frattempo sogni inquietanti continuano a minarne la quiete notturna; la donna immagina di continuo un astronauta lasciato in solitaria sulla Luna per compiacere gli esperimenti del mad doctor Klaus Kinski. Trovare il nesso tra due situazioni così distanti non sarà facile, ma alla fine ogni tassello tornerà al suo posto nonostante un epilogo aperto a più letture.
Tra schizofrenia e ipotesi di complotto Luigi Bazzoni mostra un piglio ben più deciso rispetto al passabile "Giornata nera per l'ariete". Il regista, perfettamente coadiuvato da Nicola Piovani alle musiche e da Vittorio Storaro alla fotografia, esibisce uno stile alienato e originale, dai colori spenti, contrassegnato da un' inquietudine sostenuta dal ritmo ipnotico.
Film felicemente estraneo alle etichette, esempio lodevole di riuscita commistione tra generi in cui è il tema dell' abbandono ad ergersi a fulcro destabilizzante.