caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL GATTO DAGLI OCCHI DI GIADA regia di Antonio Bido

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
daniele64     7 / 10  13/03/2020 21:13:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un buon giallo con atmosfere argentiane ... A Roma , una giovane attrice è l' involontaria testimone di un omicidio . Dovrà così subire le pericolose attenzioni di un assassino impegnato in una feroce vendetta .... Discreto esordio cinematografico per Antonio Bido , con questo film il cui criptico titolo si inserisce nel florido filone del giallo italiano con titoli zoonomici . Bido , all' epoca giovane regista veneto , aveva studiato bene i primi film di Dario Argento e ne aveva imparato la lezione , sia per quanto riguarda le inquadrature ( specialmente le soggettive ) sia per l' efficace costruzione della suspense . Assistiamo così ad una lunga serie di omicidi efferati sui quali si troverà ad indagare ( chissà perchè senza l' aiuto della Polizia ! ) il fidanzato della ragazza , un bravo e sagace Corrado Pani . Il mistero si risolverà dopo una trasferta a Padova , città che Bido conosceva bene e di cui ha saputo sfruttare adeguatamente l' aspetto più lividamente sonnolento ed inquietante . Ambientazioni indovinate ( belle anche le scene alle cascate dell' Aniene ) , personaggi di contorno azzeccati e colonna sonora d' effetto ( dei Trans Europa Express ma di chiara ispirazione Goblin ! ) segnano altri punti a favore per questo film . Oltre al già citato Pani , l' altra protagonista è la bella Paola Tedesco , all' epoca soubrette televisiva sulla cresta dell' onda , che non se la cava male . Tra i comprimari , senz' altro spicca il bravissimo Fernando Cerulli , ma anche Giuseppe Addobbati , Franco Cittti e Paolo Malco si dimostrano all' altezza . Segnalo inoltre che è uno dei pochi film del genere senza scene di sesso e con serie motivazioni che muovono l' assassino . Il tutto gli vale un bel 7 .