The Gaunt 6½ / 10 22/06/2010 19:38:50 » Rispondi Non mi è dispiaciuto affatto in fondo. I registi scelgono di fare un resoconto sulla vita di un criminale della Sacra Corona Unita scegliendo una via di mezzo tra racconto cronachistico e la vena intimista del suo protagonista, perso nel carcere dell'Asinara, attraverso la voce fuori campo. Un protagonista che smanioso della bella vita, viene risucchiato in un vortice da cui non può uscire, perdendo leadership e personalità di fronte a cose e fatti più grandi di lui. Niente male la scena finale, le immagini rallentano, i tempi si dilatano, presagio di ciò che sarà la sua vita (o non-vita) nell'oblio del carcere senza fine.