speXia 8½ / 10 18/03/2012 23:15:53 » Rispondi Non saprei dire se Retribution sia il miglior capitolo del J-Horror Theater, perchè alcuni film devo ancora vederli. Però, se dovessi paragonarlo a quelli che ho visto, sì: è quello che mi è piaciuto di più, un gradino sopra persino al già ottimo The Sylvian Experiment.
Il buon Kiyoshi, dopo lo splendido Pulse, costruisce un altro horror sovrannaturale lavorando sulla tematica della solitudine. Ne esce una storia incantevole, intrigante e ogni tanto angosciosa, che lascia attaccati alla poltrona fino all'ultimo quarto d'ora. Ecco, questo epilogo, come già detto dall'utente qui sotto, è un pochino deludente, come se Kiyoshi non sapesse in che modo concludere un film così accattivante. Per fortuna, negli ultimissimi 6/7 minuti, la trama si riprende immediatamente, con un finale malinconico e una scena indimenticabile.
La ragazza fantasma che si getta nella bacinella d'acqua, trascinando con sè anche il malcapitato che ci stava guardando dentro.
Tensione e paura non mancano: la suspence è presente in più sequenze, e gli spaventi sono ben architettati (memorabile soprattutto la prima apparizione del fantasma). Contribuiscono a tenere lo spettatore attaccato allo schermo le indagini, sempre interessanti e mai banali.
Ottima la regia, del resto è di KK che stiamo parlando, mica pincopallino. Validissima anche la recitazione, perfetta soprattutto l'interpretazione del sempre bravo Koji Yakusho, veterano del cinema giapponese e della filmografia di Kiyoshi.
Retribution non è certamente il capolavoro del regista. Ma, in ogni caso, è un film veramente bello, un cocktail esplosivo di ghost story, giallo, suspence e malinconia, che pochi registi saprebbero creare. E ovviamente Kiyoshi Kurosawa è tra quelli.