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BASIC INSTINCT regia di Paul Verhoeven

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Invia una mail all'autore del commento Caio     8 / 10  08/08/2006 01:59:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Basic Instinct rimane uno dei thriller sexy più riusciti degli anni Novanta. Il tema profondo è quello che in qualche modo lo lega ad altri film più o meno riusciti che possiamo annoverare nello stesso filone: Mai con uno sconosciuto, Killing me softly, in the cut, ultimo tango a Parigi se vogliamo. Il nodo perverso che lega questi film è in quella sottile area dell'inconscio dove risiede l'eccitazione per ciò che è proibito, terrificante, dove l'amore e la morte s.copano insieme. Quando l'incertezza e l'ambiguità risiede nel maschio, essa viene giustificata come mascolinità impenetrabile, dominante. Quando il male risiede nella psiche femminile, ecco che appare la Mantide, il ragno che tesse la sua inestricabile tela per irretire il maschio attraverso il gioco. In Basic instinct questi diabolici meccanismi vengono portati all'eccesso, conducendo lo spettatore in un eccitante discesa nell'ignoto che rimane senza risposte. In una sorta di "metalinguaggio" che il regista ha costruito in questo film, Cathrine gioca con noi come gioca con Nick, lasciandoci assuefatti dal suo inebriante veleno con cui rapisce i nostri cinque sensi. Un buon thriller basic instinct, molto sottile.