BrundleFly 7 / 10 10/09/2010 10:50:23 » Rispondi Non conosco i Joy Division e tantomeno Ian Curtis. Ho visto questo film perchè ero curioso di vedere il debutto sul grande schermo del fotografo e scenografo Anton Corbijn, che avevo già potuto apprezzare nei suoi ottimi lavori, in concerti e videoclip, dei Depeche Mode. Detto questo, trovo che a livello di storia (probabilmente proprio perchè non conosco la band) non sia particolarmente coinvolgente, anzi, la noia in più di un punto regna sovrana, soprattutto nella seconda parte, ma il film è girato con una cura quasi maniacale, dove ogni inquadratura è costruita alla perfezione, come fosse un quadro o una fotografia; per non parlare del bianco e nero che avvolge il tutto e gli da un tono altamente drammatico. Sam Riley offre una prova d'attore eccellente.