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CONTROL regia di Anton Corbijn

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Guy Picciotto     3½ / 10  31/01/2010 19:00:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non mi ha per nulla convinto.
La struttura è quella di un biografia con venature sulfuree e decadenti, è quando c'è la biografia di mezzo si corre il rischio di cadere nella narrazione filologica, che a me personalmente fa venir l'orticaria.
Questo film e'l'ennesima speculazione sulla figura di Curtis, ed in generale l'ennesima speculazione su un icona del rock defunta.
L'unico che poteva filmare una non-vita come quella di Curtis e' a mio parere un regista tipo Derek Jarman, qualsiasi tipo di trasposizione dalla biografia redatta dalla vergognosa vedova Curtis condanna questa pellicola nel mortificante cinema della rappresentazione, per di più scritta dal punto di vista della moglie, e già sappiamo cosa pensava la moglie del suo ex marito, e chissà se il suicidio non è stato causa in parte anche di questa donna qua.
Ecco gia questo lo ritengo pregiudizievole ai fini di una buona riuscita del progetto.
Solamente Derek Jarman o Stanley Kubrik potevano tirare fuori un film convincente su una persona nata per morire, una persona che era oggettivamente al di la dell'essere umano, questo filmetto mediocre fa' rivivere Curtis in una veste eccessivamente umana, nel corso del film piangerà almeno 6 volte, tutto ciò rende purtroppo il film per nulla credibile: per certi musicisti, divorati da problematiche interiori, l'unica rappresentabilità possibile è paradossalmente quella destinata a un cinema a-figurativo, astratto, di de-costruzione.
Curtis che piange è una furba operazione posticcia filmica che vuole rendere umana una figura oltre l'Uomo: destinata kafkianamente a comporre un disco perfetto e poi immancabilmente a frangersi contro l'Assurdo che nemmeno rimugina tra sè il deserto delle forme e il possibile musiliano.
Come qualcun altro prima di me ha detto, più che un film sembra una telenovela, la visionarietà catacombale dei joy divisione manca del tutto e l'urgenza febbrile profetica di Curtis non c'è o è troppo addolcita: ne esce una figura che non è lui, ma solo la rappresentazione mediata da sua moglie, con tutte le aggravanti che ciò comporta.
Altra vergogna è il fatto che non venga citato nemmeno una volta " closer " il suo testamento, uno dei massimi gelidi monumenti tombali di marmo della storia del rock.
Per finire l'ho trovato troppo sbilanciato sulla vita sentimentale e poco su quella artistica, i joy division ne risultano quasi estromessi, e ciò è come minimo vergonoso, non so che ne pensi Bernard Sumner di questo film, al posto dei Joy Division potrebbe esserci qualsiasi altra band, non ne vengono minimamente esaltate le peculiarità ed il messaggio, anche perchè come già ho detto il regista sembra più indaffarato a mostrarci le effusioni e prostrazioni amorose di Curtis (manco fosse un tombeur de femmes) invece di indagare dentro la sua mente devastata e disagiata.
Le atmosfere non fanno molto post punk e dark wave, ma sono piuttosto uno sguardo sui 70s di un regista alternativo un po' cazzotto e modaiolo dei 00.
Da far brillare.
saffanu  02/11/2014 22:26:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
tu dici <Altra vergogna è il fatto che non venga citato nemmeno una volta " closer " il suo testamento>, il film però inizia con queste parole:

Existence, well, what does it matter
I exist on the best terms I can
The past is now part of my future
The present is well out of hand

Heart & Soul, Closer
Invia una mail all'autore del commento Jason XI  01/03/2010 16:46:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si, ok forse Derek Jarman l'avrebbe reso diverso ma il cinema non è solo sperimentazione, avanguardie e surrealismo...
Il cinema è cinema..... e tu mi sa che hai idealizzato un pò troppo tutta la vicenda.. voglio dire.. alla fine la verità non la sa nessuno..
La tua critica è semplicemente pretenziosa. Il film racconta una storia, una triste storia (di Ian Curtis, non dei J.D.), la racconta con sufficiente sensibilità e con discreta arte.
Tu fai parte della schiera dei puristi e dei Dark depressi o post depressi... li conosco quelli come te. Cerca di tornare alla realtà e non fatti troppe s.eghe mentali. Questo è un ottimo film.
_Hollow_  28/09/2011 01:46:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Li conosco quelli come te" è qualcosa di orribile da dire. A parte la generalizzazione, ma manco ce l'avessi di fronte. Il consiglio finale poi è da cafone e megalomane. Abbassa la cresta.
A me invece ha colpito come commento, anche perché nella critica è piuttosto ben curato, non sembra fatta tanto perché di parte.
Alla fine è indubbio che i Joy Division e Ian Curtis in particolare siano qualcosa di estremamente profondo e dark, e come tali dubito anch'io che Ian avesse una personalità talmente debole da piangere a catinelle come ha scritto. Chi è debole di carattere non diventa un cantante di una band post-punk, e soprattutto non si suicida. Alla fine non ce la farebbe.
Basta poi vedere il nome scelto dalla band, quello dato dai nazisti al dormitorio femminile del campo di Auschwitz, per capire la loro visione della vita, il grande e grottesco scherzo.
Ian Curtis è una figura quasi mitologica, la band è diventata di culto nonostante sia rimasta sempre semi-underground. Renderlo "umano" a causa di un regista che vuole rendere stupidamente tragica la sua figura sarebbe una brutta cosa ...
Sarei curioso di vedere il film, ma trovarmi davanti ad una ca.gata mi farebbe girare vorticosamente i cosiddetti. La biografia della moglie fa storcere il naso anche a me, per quanto riguarda il regista invece perlomeno apprezzo che la pellicola sia stata finanziata di tasca sua ...
Alla fine è utile come commento, avrei trovato strano che tutti fossero d'accordo sul modo di rappresentare Curtis. Solo non saprei se fidarmi di più della media o del definito "purista", che in questi casi è spesso consigliato. Se per purismo si intende l'esser contro l'umanizzazione di un idolo per farlo piacere a masse di persone propense alla commozione, viva i puristi.

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  24/10/2011 15:20:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cioè.. non ho capito... ma tu l'hai visto il film, o ti basi sui commenti...
il tizio ha dato 3 a questo film che oggettivamente non si merita proprio... l'ha fatto perchè tratta la sua creatura... "che forse capisce meglio di chiunque altro..." e, ribadisco, personaggi come lui ne conosco a bizzeffe..... costui è megalomane, non certo io che ho commentato il film in maniera obiettiva, tenendo in considerazione più aspetti che vanno al di là della squallida adorazione per una figura, sebbene tormentata e carismatica, come Ian Curtis.

_Hollow_  26/03/2012 00:33:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda, il tuo commento sul film onestamente non l'ho letto. Non è quello che stavo mettendo in dubbio perché saresti libero di pensarla come ti pare, ma il tuo modo assurdo di fare. M'ero pure scordato di aver risposto qui, me ne sono ricordato oggi tornando sulla pagina a commentare il film visto che l'ultima volta non avevo avuto tempo per farlo.
Tra l'altro noto che sei pure quello che ha commentato recentemente il mio voto a "La morte scorre sul fiume" e sempre con gli stessi toni ... ma come stai messo?
Ripeto, qui te ne sei uscito con "li conosco quelli come te" di fronte ad un perfetto sconosciuto (che giustamente non t'ha manco ****** facendo il signore) e tra l'altro poi ribadendo che quelli come lui li conosci? Un megalomane?
"Finora avete alimentato fantasie in cui eravate gli eroi bistrattati delle vostre storie. Comode fantasticherie in cui, alla fine, vi convincevate sempre di aver ragione. Basta. Per tutti voi il sogno è finito. Ve lo porto via. A questo vi condanno: dovrete sapere sempre, e per l'eternità, quello che siete esattamente. E saprete quanto poco significhi."

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  27/11/2012 11:09:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecco.... hai fatto bene a rammentarlo.... il fatto che tu abbia dato 4 a quel film mi fa capire definitivamente che nella testa c'hai qualcosa che non va..... e poi mi dici come sto messo io...... ah... ridicolo e malato....