caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

THE ORPHANAGE regia di Juan Antonio Bayona

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
oh dae-soo     9½ / 10  27/05/2011 13:12:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE: il commento contiene spoiler!

Se ci sono due parole che non dovrebbero mai stare nella stessa frase, queste sono "innamorato" e "perchè". Come fai a spiegare l'amore, come fai a farlo comprendere, come fai a giustificarlo? Perchè sono innamorato perdutamente di El Orfanato? Perchè lo considero (con distacco) il miglior horror degli ultimi 5/10 anni e in assoluto quello che più mi ha emozionato? Se è vero che l'amore non si può spiegare, certo lo si può raccontare. Questo è il racconto di un innamorato, prendetelo come tale.

El Orfanato ha un solo grande difetto, avere la tremenda sfortuna di esser stato girato da un esordiente. Non sono bastati i 6 premi Goya, non è bastata la nomination agli EFA (quasi incredibile per un Horror, tra l'altro l'anno del trionfo dell'eccezionale Gomorra), non sono bastati 10 minuti di applausi alla prima a Cannes per considerarlo unanimamente un capolavoro. Se dietro la macchina da presa ci fosse stato un regista affermato, lo stesso Del Toro ad esempio (qui mecenate di Bayona e produttore), molti giudizi sarebbero stati diversi. Si ha sempre paura a dare il massimo dei voti a un nuovo arrivato...
La critica più assurda, tanto sbagliata da sfiorare la malafede, è il definire El Orfanato qualcosa di visto e rivisto. Niente di più falso, probabilmente chi l'ha detto si è limitato a leggere che fosse ambientato in un ex orfanotrofio e poi nemmeno ha visto il film. Comunque...
Il film si avvale di una sceneggiatura mostruosa (non a caso candidata e vincitrice di premi su premi), perfetta sia nello svolgimento e concatenarsi del plot quanto nel dosare in modo mirabile emozioni e scene madri. E' quasi impossible trovar difetti, ancora più incredibile per una sceneggiatura originale.
Ma è altrove la potenza, la straordinaria originalità del film, ci arriveremo presto.
Laura e Carlos sono una coppia molto affiatata. Hanno adottato Simon, un bambino sieropositivo preso in un orfanotrofio. La stessa Laura era stata una piccola orfana poi adottata. E' talmente forte il legame con l'orfanotrofio della sua infanzia che ha deciso di andare e vivere là con il sogno di aprire una casa-famiglia che ospiti bambini in difficoltà. Proprio durante la festa di inaugurazione Simon scompare. La coppia, disperatamente, lo cerca.
El Orfanato è un horror, su questo non ci piove, perchè una ghost story che si rispetti per definizione lì va collocata. Riesce però a distruggere le mura di confine del genere e nel finale quasi a cancellarne addirittura i detriti.
Questo perchè, ed è qui la potenza cui accennavo, El Orfanato è una ghost story che non è una ghost story perchè è TOTALMENTE costruita su un reale, banale, tragico, incidente domestico. Si è edificata una meravigliosa ed elaborata storia horror e di fantasmi sopra una base che in realtà è del tutto reale, un semplice, banale e al contempo devastante e tragico incidente domestico. Un film drammatico in definitiva, che poteva esser semplice e sobrio ma ha invece infilato degli splendidi abiti gotici, ha trasformato un orrore quotidiano in uno trascendentale. L'immagine della locandina, quel bambino incappucciato, in qualsiasi altro film avrebbe nascosto qualcosa di terribile, in El Orfanato cela invece due storie tristissime e drammatiche, quella di Tomas, bambino deforme tenuto nascosto e rinchiuso per tutta la sua esistenza, e 30 anni dopo quella di Simon, un bambino che voleva solo far vedere un luogo segreto a sua madre e invece il caso ha voluto che trovasse proprio lì la morte. La stessa maschera, mostruosa, nasconde quindi due piccole vite distrutte. Ed anche i rumori sentiti più volte da Laura (tipici delle storie di fantasmi) nel finale si rivelano per quel che erano, i tentativi del piccolo Simon di trovare una via d'uscita da una prigione che la stessa madre, inavvertitamente, gli aveva costruito.
Prima di ritornare agli indimenticabili ultimi 20 minuti, è giusto citare qualche scena precedente. Bayona conosce il registro horror e lo dimostra più che altro nel grande inserto paranormale con Geraldin Chaplin, scena davvero magistrale. Senza dimenticare la vecchietta investita e quell'ultimo rantolo. O il filmato di Thomas con quella telecamera che si avvicina al bambino di spalle. O la tremenda scoperta di Laura nei forni, anche questa una sequenza che si incastra perfettamente con tutto il resto e regala ancor maggior tragicità alla pellicola. La fotografia è splendida, aiutata certo dalla bellezza delle location, la grande villa e la spiaggia con la caverna.
Ma, come dicevo, è negli ultimi 20 minuti che Bayona sembra invocare le muse della Grazia e della Poesia e gira 3 scene consecutive che per potenza emotiva non si erano mai viste in nessun horror precedente.
La prima è quella del 1,2,3 tocca la parete, che tra l'altro (anche qua) chiude perfettamente un cerchio con il prologo del film. Il movimento di macchina che da Laura si sposta più volte per vedere quello che le accade alle spalle per poi tornare ogni volta su di lei è qualcosa di indescrivibile per la tensione e l'emozione che riesce a suscitare, assolutamente geniale, da brividi.
Poi Laura (un'indimenticabile Belen Rueda) trova finalmente la casetta di Tomas, il luogo che il giorno della festa suo figlio voleva farle vedere. Quando scopre (e noi con lei) la terribile verità rischiamo davvero che il nostro cuore si spezzi definitivamente. Cosa può voler dire per una madre scoprire di esser stata diretta causa della morte del proprio figlio credo non lo si possa comprendere. Il suo rifiuto ha portato Simon lì da solo, lei stessa senza saperlo gli ha bloccato poi l'uscita. In quel corpicino c'è il dramma di una piccola vita perduta, la sconfitta di un genitore, un tremendo senso di colpa, la constatazione di quanto il destino in pochi minuti e in pochi gesti possa cambiar tutto. Vi giuro che è una scena che ho fatto veramente fatica a rivedere e metabolizzare. Ripensare adesso ai rumori che Laura sentiva in casa è al contempo un pugno nello stomaco e una coltellata al cuore.
Quando poi nel finale Laura culla quel piccolo corpo, quando arrivano i bambini, compreso Tomas che per una volta, finalmente, può sentirsi un bimbo come gli altri, non abbiamo davvero più difese, El Orfanato ci ha definitivamente sconfitti.
"E' Laura" urla la bambina cieca toccando il viso della donna.
Senza parole.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  27/05/2011 16:09:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ellamiseria, che commento! A me il film non dispiacque (stravedo per l'estetica di Del Toro, tangibile anche in questa pellicola che si è limitato a produrre), ma ricordo che mi dispiacqui per le troppe sbavature che trovai nella seconda parte del film.
Comunque, avercene di film come "The Orphanage".
oh dae-soo  27/05/2011 16:16:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di quale sbavature parli? Sarebbe molto interessante provare a confutarle. Dopo la seconda visione l'ho trovato ancor più inattaccabile. Peccato perchè quasi sicuramente non lo ricorderai così bene da andare nel dettaglio credo.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  27/05/2011 16:17:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, infatti no: lo vidi al cinema. Leggiti il mio commento, però, le ho scritte anche lì. Ricordo però distintamente che non mi piacque il finale troppo "spiegone".
Noodles_  27/05/2011 19:33:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Anch'io ho un vago ricordo di quanto tutto il carosello finale non mi avesse convinto del tutto. Però tutto il resto, come dice il buon Giuseppe, è a livelli altissimi. Dovrei rivederlo...
oh dae-soo  27/05/2011 21:04:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Riguardalo il finale è da infarto per bellezza. Non ci sono forzature malgrado sembri di sì. Bisogna sempre ragionare con la testa di una madre che ha perso il proprio figlio, non c'è un dolore più grande, specie dopo la scoperta che è solo colpa tua. Se non si ragiona così, la terz'ultima scena (1,2,3, tocca la parete) e l'ultima (il cullare) possono sembrar troppo cariche. Non lo sono affatto, per me sono poesia cinematografica, tragica poesia cinematografica.
John Carpenter  27/05/2011 15:44:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se avessi visto "Saint Ange" ti saresti accorto che questo è un plagio bello e buono!
oh dae-soo  27/05/2011 16:04:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'ho visto Saint Ange. Non mi rimase nulla se non una buona atmosfera nella prima parte ma un finale affrettatissimo e non conclusivo. Come ho scritto, se si considera plagio un film perchè ambientato in un orfanotrofio e per due mezzi spunti simili allora alzo le mani, lascio a voi la vostra convinzione e tengo la mia.
Il film di Laugier non vale un mignolo di questo. Poi si è rifatto, e alla grande, con Martyrs.

Noodles_  27/05/2011 19:27:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Infatti. Saint'Ange l'ho visto per la prima volta poco fa e NON C'E' CONFRONTO. Non mi è neanche venuta voglia di commentarlo...
oh dae-soo  27/05/2011 21:01:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Appunto, discorso chiuso. Poi, caro John, citare The Orphanage per plagio (assolutamente campato per aria peraltro) quando il più grande plagio dell'anno è stato proprio quello di Carpenter con The Ward ci vuole davvero un bel coraggio. E' il discorso che facevo in commento, i grandi registi son protetti, ai nuovi si cerca sempre di rompere le scatole. Se Bayona avesse girato The Ward l'avresti denunciato, l'ha fatto Carpenter e magari l'hai anche esaltato. Intendiamoci, non ti sto accusando, tutti noi perdiamo un pò di obbiettività quando c'è di mezzo qualche nostro beniamino, io per primo. Però ci vuole anche il pudore poi di non guardare la pagliuzza nell'occhio altrui. A presto.

P:s: Con te Noodles ormai le affinità di gusto son conclamate.
Noodles_  27/05/2011 23:17:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Già.
John Carpenter  27/06/2011 18:55:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci sono delle scene identiche a Saint Ange in tutto e per tutto!
Noodles_  28/05/2011 00:06:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E guarda che io sono qui che aspetto di confrontarmi con te e T. su Triangle! A che punto siete?
oh dae-soo  28/05/2011 01:04:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che mancano ancora 2 lati del triangolo, l'unico pronto è il tuo.

Vabbeh, mando la domanda in commissione d'esame, ti faccio sapere.
ferzbox  18/07/2013 21:06:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Commento memorabile...si vede che ne sei innamorato e ne capisco il motivo oh dae soo...sai perchè?...perchè mentre leggevo ho continuatoa a dire:"esatto cazzò...esatto cazzò....stai dicendo tutto quello che ho provato.....
Hai saputo spiegare perfettamente perchè questo film è geniale....e mi associo su ogni singola parola...
Riguardo a Saint ange sono d'accordissimo,non lo posso commentare perchè l'ho rimosso,ma ricordo che mi era saputa una cagatà...
Davvero un grandissimo commento...complimenti :-)
oh dae-soo  19/07/2013 01:06:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non so come ringraziarti.
Fa specie vedere come questo film non abbia avuto quello che merita, è grandioso.
A presto.
Noodles_  27/05/2011 13:54:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Splendido omaggio nei confronti di un grande film che anch'io ho apprezzato tantissimo. Però non hai citato la sequenza che in assoluto mi ha fatto rabbrividire di più: quei pochi secondi di camminata del bimbo incapucciato nel corridoio verso la porta del bagno...terrificante. Soprattutto perchè ancora non si sapeva la verità.
Ah, e meno male che eri senza parole! :)
oh dae-soo  27/05/2011 16:06:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ahahah, hai ragione. Ti ringrazio per le belle parole anche se rileggendo ho commesso una serie di errori (soprattutto ripetizioni) non indifferente. Il problema è che rileggo sempre dopo aver pubblicato, che fenomeno...

Ottima scena anche quella, hai ragione. Anche là dietro una parvenza horror c'era solo un bambino deluso dalla propria madre che cercava, quasi vergognandosi, una riconciliazione.
Noodles_  27/05/2011 19:30:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esatto, ma siccome non lo sai (genialata di sceneggiatura) io l'ho trovata spaventosa. E' una delle scene "ghost" (perchè non lo sai!) che più mi sono rimaste nella mente ever!