Jolly Roger 9 / 10 06/09/2022 23:49:47 » Rispondi Credo che questo sia uno degli horror più belli degli ultimi vent'anni. Un film che funziona alla perfezione. Ricordo che qualcuno disse che, quando un complesso di cose può girare alla perfezione grazie alla strenua volontà di chi lo dirige, accade una strana magia per cui ogni elemento del complesso gira, anche singolarmente, ai massimi giri, al proprio massimo livello di perfezione. E questo è proprio ciò che accade qui: la regia è perfetta; le inquadrature riescono a trasmettere emozione, suspense, inquietudine. La sceneggiatura ha un livello impressionante. La fotografia strepitosa. L'insieme delle cose tiene incollati allo schermo e gli attori danno il meglio, tutti, senza sbavature; anche se l'attrice che interpreta la madre sovrasta tutti con una prova monumentale: gli occhi, le espressioni, i gesti…non sta interpretando la madre, lei E' la madre. La scena in cui parla con il gruppo di ascolto è una prova gigantesca, di lei e di tutti gli altri attori. Questo film sembra "made in UK" (i britannici sono i maestri dell'horror), ma trova qualcosa in più nella recitazione sanguigna, emotiva, verace degli spagnoli, che con questi occhi scuri ed insieme accesi come il fuoco hanno un'espressività e una capacità di comunicare emozioni che bucano lo schermo e ti entrano dentro.
A vederlo per la seconda volta, il film rivela tutta la sua potenza. E' un puzzle perfetto. Ti dice la verità fin dall'inizio, te la sbatte proprio in faccia. E' infatti già all'inizio che il piccolo Simon dice apertamente quello che lui è: "Io sono come loro" (cioè come gli altri bambini-fantasma) "NON CRESCERO' MAI". E ancora, nella scena del litigio con la madre dopo la prima caccia al tesoro, Simon dice "Thomas mi ha detto la verità. Che io sono come loro. Che io STO PER MORIRE. Tu non sei mia madre!".
Inoltre, la scena della veggente assume tutt'altro significato, vista per la seconda volta. La veggente, in casa, sente le urla dei bambini. La veggente è di fronte ad una porta (immaginaria) ed afferma: "non riesco ad aprire. E' chiusa! Non aver paura. Apri la porta!" e si sente, in sottofondo, la voce dei bambini urlare "Apri la porta!". Sono probabilmente le urla dei bambini, dei cinque bambini che sono stati bruciati vivi da Benigna, la madre di Thomas. Ma, in un certo senso, è la stessa situazione in cui si è trovato Simon: dietro una porta chiusa che non riusciva ad aprire. E' quindi dei bambini la voce: "apri la porta?" O forse è la voce (dall'ormai morto) Simon, che implorava che qualcuno aprisse la porta? Rivedere la scena, risentire quella voce, mi ha messo i brividi.
E ancora. Quando la veggente se ne va, dice alla madre: "le persone vicine alla morte sono più propense a vedere simili cose" (ovvero: propense a vedere le apparizioni). La frase sottintende un significato terribile: che il bambino (Simon) fosse prossimo alla morte, e proprio per tale ragione egli vedesse i fantasmi. La madre, a tale frase, si arrabbia contro la veggente, proprio per questo sotteso significato… ma in realtà la veggente sta soltanto rivelando o suggerendo, per perifrasi, la verità, cioè che Simon era prossimo alla morte...e che quindi è morto.
Ho un paio di dubbi, non so se qualcuno ha fatto una riflessione in proposito.
Il primo dubbio riguarda la scena in cui la madre viene spinta nel bagno da Thomas. Non appare chiaro, nel film, se il bambino mascherato sia realmente il fantasma di Thomas, oppure se sia Simon, travestito da Thomas.
Io propendo nel credere che sia davvero Thomas, nel senso: il fantasma di Thomas. Lo credo perché, poco prima di quella scena, Thomas viene inquadrato in giardino, nel bel mezzo della festa. Tuttavia, come emerge dalle analisi della polizia, nessun bambino con quella maschera è stato avvistato dai presenti alla festa. Perciò, quello che si vede dev'essere realmente il fantasma. Inoltre, Thomas, avvicinandosi alla mamma di Simon, respira rantolando – quindi non si vedrebbe proprio il motivo per cui Simon avrebbe dovuto fingere un tale bizzarro comportamento. Tuttavia, c'è un elemento che, poi, mi fa tornare a propendere nel pensare che sia Simon. Quando la madre ritrova il corpo di Simon, egli è vestito come Thomas, e porta la sua maschera. Quindi, quel Thomas della camminata in corridoio era Simon travestito. E' così? Boh
Il mio secondo dubbio riguarda la (seconda) caccia al tesoro. Quella attraverso la quale la madre trova il pomello della porta segreta, quella della stanza di Thomas. La caccia al tesoro è stata ordita di cinque bambini fantasma? Oppure è stata preparata in precedenza dallo stesso Simon, come la prima caccia? Si potrebbe infatti pensare che Simon abbia voluto fare un gioco con la madre, lasciando gli indizi tali per cui la madre avrebbe potuto trovare la strada per "la stanza di Thomas". Il piccolo non poteva sapere, infatti, che sarebbe rimasto sbarrato, chiuso per sempre in quella stanza. Magari voleva solo nascondersi, attendendo che la madre cercasse gli indizi, salvo poi purtroppo rimanere chiuso dentro. C'è una cosa infatti che mi fa dubitare che sia stata organizzata da Simon: la semplicità di questa caccia al tesoro. Gli indizi, infatti, sono elementi tutti banali e già mostrati nel racconto, elementi di cui Simon è sicuramente a conoscenza (esempio: uno degli indizi è la carta di quel gelato che lui mangiò dopo aver tolto le tonsille). Tuttavia, io propendo a credere che a caccia al tesoro sia stata ordita dai fantasmi, cioè dai cinque bambini. Lo penso per quattro motivi: il primo, è che la presenza dei fantasmi mi sembra indubitabile. Essi sono presenti in casa, sono stati percepiti anche dalla veggente, ed in ogni caso accadono eventi che, se si escludesse del tutto una spiegazione soprannaturale di essi, sarebbero inspiegabili: come, ad esempio, la rottura del vetro della finestra, grazie alla quale la madre scopre le bambole dei bambini, che contengono il primo indizio della caccia al tesoro: la foto di lei con Simon. Secondo motivo: anche la madre sta per morire. E infatti alla fine muore. Pertanto, la madre è, certamente anche lei, come diceva la veggente, più propensa a vedere le apparizioni. Che sono quindi apparizioni. Terzo motivo: è di ordine logico. Come può essere stato Simon a organizzare la caccia al tesoro, quando l'indizio fondamentale era il pomello della stanza di Thomas? Simon ha certamente dovuto usare il pomello per entrare nella stanza. Ma, se dopo averlo usato è rimasto, appunto, bloccato dentro, non può essere uscito per mettere il pomello tra gli indizi. A meno che Simon non abbia lasciato la porta aperta, abbia poi riportato via il pomello riponendolo tra gli indizi della caccia al tesoro e sia di nuovo rientrato nella stanza, per poi restarne bloccato suo malgrado. Mi sembra farraginosa come spiegazione, ma non la escludo. Quarto motivo: non lo so. Non c'è un quarto motivo. Forse il fatto che il bambino Simon mi sembrava troppo stupido per ordire una simile caccia al tesoro.
Va beh, diciamo in definitiva che non si può negare che i fantasmi esistano, perlomeno in questo film. Se infatti pensassimo che Thomas sia Simon travestito (il mio primo dubbio) e che Simon abbia ordito la seconda caccia al tesoro (secondo dubbio), ne deriverebbe che questa non è una ghost story. Che gli elementi soprannaturali sarebbero pari a zero. Ma chissà. Potrebbe anche essere, e questo aggiungerebbe ancor più amaro alla vicenda. Un bimbo intrappolato per errore dalla stessa madre, che aveva anche lasciato gli indizi affinché la madre lo ritrovasse…
Al di là di questo, è comunque evidente che il film giochi molto sulla commistione tra reale e soprannaturale, e la mia idea è che volutamente voglia restare ambiguo – e proprio in questa commistione ed ambiguità trae la sua forza, il suo fascino.
Innegabile comunque che alla fine il film sfoci in una direzione totalmente "soprannaturale", anzi…la storia intera acquista il proprio senso solo grazie a tale dimensione. E' infatti grazie all'esistenza di questo mondo sospeso in questa – chiamiamola - "quarta dimensione" che gli accadimenti, anche i più negativi, trovano una loro ragion d'essere: i cinque bambini, più Thomas, trovano riappacificazione. Con essi, anche Simon (anch'egli, tra l'altro, orfano come loro), che potrà restare bambino insieme a loro e non morire mai a causa dell'hiv. E laura, la madre, potrà essere quello che voleva: madre per sempre, di Thomas, e madre protettrice degli altri sei bambini.