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THE ORPHANAGE regia di Juan Antonio Bayona

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Godbluff2     7½ / 10  24/05/2022 19:04:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo mi è piaciuto, non poco, è un bel film.
A Bayona non perdonerò mai "Jurassic World". Mai. Anche se lui era solo un pupazzo in mano ad una megaproduzione priva di qualsiasi capacità cinematografica.
Qui, diversi anni prima, Bayona è al suo lungometraggio d'esordio, ovviamente in Spagna (co-produzione Messico-Spagna), fa l'autore o quantomeno fa il suo lavoro di regista, e realizza quello che rimane il suo film migliore ad oggi (non che ne abbia fatti tanti, quattro in tutto, l'altro interessante è "A Monsters Calls", "The Impossible" non mi è piaciuto e l'altro è l'imperdonabile, quindi tutta questa concorrenza non c'è).
"El Orfanato" è una ghost-story fortemente drammatica, che di horror puro non ha poi molto, è molto ben scritta dallo sceneggiatore Sergio G. Sànchez e può contare sulla regia elegante di Bayona, molto raffinato e lirico nei momenti decisivi. Realizzato sotto l'ala produttiva di Del Toro, è una prova d'esordio molto riuscita per entrambi gli autori, ed è una visione piacevole nel complesso con punte che vanno ben oltre la mera "piacevolezza".
Di base lo sviluppo è privo di difetti ma generalmente l'ho trovato un po' "piatto" e ogni tanto con poco mordente, pur con alcune interessanti sequenze e un buon lavoro sull'approfondimento psicologico della protagonista, portato avanti davvero bene.
La parte finale, invece, è un gioiello di delicato lirismo drammatico dove la razionalità invade freddamente l'irrazionale, dove il dramma umano e terreno si fonde con forza al sovrannaturale. La svolta impressa dalla sceneggiatura è spietata e beffarda e mi è piaciuta moltissimo, colpo di scena non del tutto imprevedibile (ma nemmeno così prevedibile, anzi) ma triste e scioccante nel modo migliore.
Bel film, senza dubbio, scritto bene, girato bene, ha tutte le sue cosine al posto giusto, è anche ben recitato dalla protagonista Belen Rueda, che affronta benissimo lo scavo psicologico sul suo personaggio, ottima resa.
Tuttavia, Juan, io quel "jurassic world" (rigorosamente minuscolo), continuo a non perdonartelo, sappilo.