caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

COLPO D'OCCHIO regia di Sergio Rubini

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
gerardo     6½ / 10  26/03/2008 21:23:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rispetto alla sua tradizionale, insopportabile cinematografia appula ("La terra" è la rasoiata definitiva allo scroto), questo "Colpo d'occhio" non è male. Innanzitutto si spinge "coraggiosamente" su argomenti poco battuti dal cinema (medio) italiano, come quello del rapporto tra critica e arte.
Il film riesce ad analizzare anche abbastanza bene il labile confine tra indipendenza e totale asservimento dell'arte alle esigenze della critica e delle tendenze imposte; lo stretto margine di libertà dell'artista che voglia affermarsi e l'impietosa fine a cui sarebbe destinato chiunque non voglia assoggettarsi alle regole di "mercato" e all'impocrisia della casta dei critici.
Rubini racconta di questa oscillazione tra libertà d'espressione del talento e umiliante asservimento come un giallo de noantri, per certi versi posticcio, ma tutto sommato passabile.
Certo, uno si chiede che ci fa Marisa di Rivombrosa tra un grumese e un andriese...
La recitazione è un punto dolente del film: fatto salvo Rubini che è attore navigato e camaleontico (la sua prova è buona e mai sopra le righe), Vittoria Puccini non sembra mai essere veramente nella parte; Scamarcio nun se pò vedè...
Nel complesso, però, il film non è da buttare.

E' la prima volta che do la sufficienza a un film di Rubini.