martina74 7 / 10 02/07/2009 09:56:14 » Rispondi Virzì si conferma ancora una volta acuto osservatore della realtà, proponendoci uno spaccato della vita e delle miserie professionali di quella categoria tanto vituperata e difficilmente inquadrabile che va sotto il nome di "giovani". Attraverso gli occhi di una laureata in filosofia di belle speranze e con la narrazione della voce di Laura Morante, assistiamo alla triste e grottesca descrizione del mondo dei call center e del precariato, con gli eccessi tipici dello stile del regista. I personaggi, con l'esclusione della protagonista Marta e del sindacalista, sono sopra le righe, caricaturali, plastificati e malinconicamente imprigionati nei propri cliche: il venditore d'assalto che non sopporta di perdere (il bravissimo Elio Germano), il capo gggiovane con una vita familiare distrutta e meno male perchè con una moglie così... (ottimo nella rappresentazione del declino Massimo Ghini), la motivatrice col cervello bruciato dal silicone (credibile ma purtroppo scarsa Sabrina Ferilli). Il ritratto è spietato e - tragicamente - divertente, il finale forzato ma catartico. Bravo Virzì.