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CAOS CALMO regia di Antonello Grimaldi

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BennyB     7 / 10  04/01/2009 18:29:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nanni Moretti "deve" affrontare l'inattesa morte della giovane moglie. Nel farlo si agrappa a sua figlia, alla sua bambina. Non la lascia mai, perché ha paura di perdersi. E così un invisibile cordone ombellicale, dove però è lui il neonato, li tiene uniti durante il periodo della "reversibilità". Una sorta di catarsi che lo porta a resettare tutti i rapporti sociali, dal lavoro all'amicizia, riadeguandoli alla sua nuova vita. Una vita che con la morte della moglie lo ha sopravanzato di molto, rendendolo inadeguato. Alla fine della catarsi avviene la reversibilità, dove la scena di sesso, senza parole, fisico, quasi violento, e per di più nello stesso luogo dove la moglie era morta, ne rappresenta l'affrancamento dal suo ricordo, mai veramente affrontato seppur ora superato. Ma sarà soltanto la sua bambina, alla fine di questa gestazione, a comunicargli che è giunto il momento di tagliare il cordone ombellicale, che la reversibilità è avvenuta e che lui è di nuovo adeguato ad una nuova vita che lo aspettava con i volti di tanti nuovi personaggi incontrati nella piazzetta davanti la scuola. Il volto di Moretti supera le sue parole e la trama stessa del film, nel trasferirci il dolore della perdita. Un volto già visto nella Stanza del figlio. Un dolore che soprattutto alcuni di noi hanno imparato a riconoscere. Per queste persone il film è comprensibile: Il Caos Calmo che segue alle Grandi Perdite.