Chiudi finestraCAOS CALMO regia di Antonello Grimaldi
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Jellybelly 
5½ / 10 11/02/2008 15:21:03
» RispondiFrammentario ed ainconcludente pastrocchio, nemmeno particolarmente brutto in senso stretto, solo estremamente...anonimo, terribilmente anonimo.
Già di per sè il romanzo di Veronesi non è che fosse 'sto po' po' di capolavoro, troppo preso dalla voglia di ricreare le atmosfere di Nick Hornby per imbastire una trama interessante, ma Antonello Grimaldi (o chi per lui...il sospetto che Moretti abbia inciso profondamente nel progetto è forte, essendo molto amico di Veronesi) lo adatta in modo impersonale, vuoto, superficiale. Accade così che molte scene, su tutte quella - fin troppo reclamizzata - con Isabella Ferrari appecorinata, risultino completamente gratuite e prive di nesso di causalità rispetto al resto del tessuto narrativo, con grave danno per la visione d'insieme. Senza contare che Moretti porcello non si può proprio vedere.
Note positive: su tutte, il cast di comprimari.
Se la Golino è tutto sommato accettabile come cognata zocconevrotica e la Ferrari sta ancora su benone, la vera sorpresa è Alessandro Gassman: convincente, solido, carismatico come non era mai stato: continui così, e non dovrà più essere costretto a chinare continuamente il capo dinanzi al suo ingombrante cognome.
Bravissima anche la bambina, eccellente come al solito Silvio Orlando, bellissima ed espressiva Kasia Taricone, mitico Polanski col suo cameo.
Moretti invece come al solito fornisce una prova pessima: niente, non sa recitare, se ne deve fare una ragione.
Ah, pessima anche la colonna sonora: essenziale nel romanzo, disomogenea e raffazzonata nel film.
franx 11/02/2008 16:00:18 » Rispondima non ti è piaciuto neanche nel ruolo del portaborse?
Non c'è nulla da fare o piace o non piace non ci sono vie di mezzo!
Jellybelly 11/02/2008 19:44:44 » RispondiNo, no, nel portaborse è molto bravo: è il suo unico ruolo riuscito in tanti anni di carriera, ma credo sia a causa dell'ottimo luchetti, sempre bravo nella direzione degli attori.
ziotom77 11/02/2008 15:29:05 » RispondiAlessandro Gassman è un grandissimo attore, specialmente di teatro... per me è l'unico figlio d'arte degno di portare l'esempio del padre!!!
Jellybelly 11/02/2008 19:45:29 » RispondiBeh, in realtà anche gianmarco tognazzi ultimamente sta cercando di emanciparsi: in Romanzo Criminale è bravissimo.
ELY81 19/02/2008 19:43:50 » RispondiEhi jello, a proposito della Ferrari "appecorinata" e del Moretti "porcello", hai letto questo?http://www.corriere.it/cinema/08_febbraio_12/caos_calmo_affondo_cei_346613d6-d96e-11dc-8c3c-0003ba99c667.shtml
SPOILER Jellybelly 19/02/2008 20:15:44 » RispondiLetto adesso...In realtà a me della volgarità non è che freghi più di tanto; è solo che Nanni Moretti ingrifato (per un attimo si intravede pure il nannipistolino sull'attenti...) proprio non si può vedere. Come ha detto giustamente Mereghetti, quando titilla i capezzoli della Ferrari sembra che stia chiamando l'ascensore...
ELY81 19/02/2008 21:31:47 » RispondiEh...sì lo so, ma era per farti leggere pure la predica di Anselmi riguardo a questa scena fin troppo discussa. Io il film non l'ho visto, non so, ma non m'ispira.
Certo che il Moretti ingrifato è troppo curioso da vedere.
Jellybelly 19/02/2008 21:59:43 » RispondiMa no, ma no, vedilo, è comunque interessante, sotto un certo aspetto...
mkmonti 11/02/2008 16:08:23 » Rispondipessima la colonna sonora......che è uno scherzo?spero proprio di sì
Jellybelly 11/02/2008 19:51:29 » RispondiMi spiego meglio.
La colonna sonora di Caos Calmo è composta da un tema portante bruttissimo, invadente ed irritante e poi da 4 pezzi singoli, che presi singolarmente sarebbero ottimi (io Pyramid song la adoro, assieme a tutta la produzione radiohead, ed anche l'indeito "L'amore trasparente" di Fossati è una bella sorpresa), ma che messi assieme non ci accucchiano niente. Dal momento che nelle intenzioni di Veronesi la musica - ed in particolar modo quella dei radiohead - avrebbe dovuto costituire la fibra per tenere insieme la storia, tu regista o fai la scelta drastica di eliminarla mettendoci quella che più ti aggrada, con un procedimento simile a quello fatto dal regista di Alta Fedeltà, o segui pedissequamente il libro utilizzando i radiohead tout court; mettere assieme gli stars, i radiohead e fossati tenendoli assieme con l'orrendo tema di Bondivino invece è una stonatura piuttosto marchiana, che disorienta ed aggrava la già pesante anonimia del prodotto nel suo insieme.