Bucefalo 7 / 10 23/02/2013 17:48:28 » Rispondi La prova di come, alle volte, un film che nasce con basso budget e senza troppe pretese risulti un buon prodotto. Sicuramente la miglior trasposizione del mito di Beowulf vista finora. Il realismo dell'ambientazione, la fotografia, la caratterizzazione dei personaggi e la prova degli attori sono la vera forza di questo film. Una storia che nasce in una terra bella, ma cruda, dura e difficile e in un tempo in cui la rudezza, la violenza e la scarsità di risorse per vivere facevano si che fosse detto Re anche un ubriacone che viveva in una grossa capanna di legno e paglia con intorno poche decine di persone, viene portata al cinema in tutta la sua miserevole veridicità. La contrapposizione tra le narrazioni di troll, streghe ed eroi invincibili e quella che invece è la realtà di quel mondo è marcata ed emerge bene dalla pellicola (Specie nel discorso finale sulla barca del ritorno a casa). L'epica degli atti ne esce ridimensionata, Grendel non è più figura mostruosa e mitica, ma un essere umano selvaggio, violento, cresciuto solo ed emarginato e dall'aspetto sgradevole, ma comunque un essere umano; i personaggi appaiono, come giusto, più preoccupati della stretta sopravvivenza, che delle proprie gesta, a parte Beowulf, che però più che un vanaglorioso eroe invincibile (come hanno voluto le altre trasposizioni cinematografiche) viene caratterizzato come un uomo forte, ma normale e forse l'unica pecca, nel film, è che questo personaggio si pone interrogativi da eroe romantico ante-litteram, e forse questo è l'eccesso che si concede il regista, ma è perdonabile. Una menzione particolare per Ingvar Sigurdsson, che ci offre un Grendel spettacolare, non un mostro, ma un selvaggio solo e triste, un malvoluto di una razza inferiore forse, magari handicappato, ma un essere umano comunque, e solo Beowulf e la Strega riescono a provare empatia e commiserazione per lui. Insomma, magari senza volerlo, ma hanno portato al grande schermo un film che è un buon risultato ed è da vedere.
Ci si sarebbe potuta risparmiare la presenza della Strega/Troll. Una presenza che toglie realismo alla storia, ma in fondo non ci si poteva aspettare un capolavoro. No?
Bucefalo 23/02/2013 17:58:04 » Rispondi Magari è azzardato, ma in questo Grendel ci ho visto un lieve tributo al "Mostro Frankensein" di Robert de Niro. Potrebbe essere...
Torok_Troll 23/02/2013 19:53:45 » Rispondi Che sia un bel film è fuor di dubbio (pur con qualche pecca, anche grave), ma non lo si può definire la miglior trasposizione del poema di Beowulf, visto e considereto che, a parte le basi della trama, in seguito ne prenda immediatamente le distanze costruendiìo una storia completamente diversa e quasi per nulla fedele all'originale. La "strega" (in tìrealtà si trattava di una creatura dei fiumi e delle acque senza poteri magici) era inevitabile, dato che nel poema la madre di Grendel c'è e viene affrontata da Beowulf. Quest'ultimo poi troveà la morte nel combattimento contro un enorme drago sputafuoco che troverà la morte anch'esso. Pezzo completamente ignorato da questo film.