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SHEITAN regia di Kim Chapiron

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  30/06/2011 14:47:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vincent Cassel è la punta di diamante di questa produzione sopra le righe diretta da Kim Chapiron e basata essenzialmente sull'esacerbazione di situazioni e clichè specifici del genere.
"Sheitan" è un film che gioca con le aspettative dello spettatore mediante un protrarsi ambiguo e a tratti anche sottilmente inquietante ,comunque sempre immerso in apprezzabili dosi di humor nero.Solo in un finale odoroso di zolfo, in cui il nonsense prende il sopravvento, la violenza si fa largo pur evitando di toccare vette particolarmente disturbanti.
Chapiron ha il merito di prendersi poco sul serio,di imbastire una storiella che vede dei ragazzotti di città finire in un villaggio abitato da villici spesso deformi e sicuramente un bel po' tocchi capeggiati dall'interessantissima lolita Roxanne Mesquida e ovviamente da un Cassel (occhio al suo ridicolo secondo ruolo) in versione campagnola tra il mefistofelico ed il grottesco.Quale sia il motivo dell'invito resta quasi incomprensibile e la pellicola sembra ad un certo punto smarrirsi in una delirante mescolanza tra "Two thousand maniacs!" e "Frontier(s)" senza però più seguire una logica cristallina.Bisogna ammettere che ci si diverte e solo una scena sembra completamente inopportuna in tale farneticazione cinefila,ovvero la cena durante la quale i ragazzi discutono di religione in modo qualunquista.Probabilmente il fatto che i protagonisti siano un'araba,un bianco,un nero e un orientale,ovvero i rappresentanti delle etnie più diffuse, simboleggia gli inevitabili attriti tra l'evoluzione verso una società multietnica e uno sciovinismo più persistente nelle zone rurali."Sheitan" incuriosisce con destrezza per poi rimanere un po' troppo sospeso su un finale che non estingue (forse per carenza di idee) ogni interrogativo.