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LA GUERRA DI CHARLIE WILSON regia di Mike Nichols

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Thorondir     5½ / 10  06/12/2018 12:54:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che Mike Nichols sia stato un gran regista non ci piove e a tratti lo dimostra anche quì, soprattutto nella capacità non banale di tenere a livello registico il ritmo caracollante tipico delle sceneggiatue di Sorkin (provare per credere lo Steve Jobs di Boyle). Il problema sta però soprattutto nella sceneggiatura, che in diversi punti trasuda un nazionalismo americano del solito "destino manifesto", della "nazione indispensabile" e di amenità da superiorità culturale che sono stucchevoli oltre l'inverosimile. Insopportabile anche il voler rendere i sovietici in Afghanistan una sorta anticristo, puntando sui bambini mutilati e il tipico becero sensazionalismo americano che ha stancato (che poi conoscendo due afghani, entrambi di etnia hazara, mi hanno detto che il governo filosovietico era il paradiso terreste prima del disastro prodotto dagli usa poi e per cui dovranno intervenire nel 2001). Insomma, patriottismo becero e scene di guerra letteralmente imbarazzanti, degne di un film low budget di principianti e non di un regista come Nichols. Tanto valeva utilizzare solo immagini di repertorio. In definitiva, un film distrutto dalla solita spocchia americana (e anche degli infiniti clichè, basta con alcol, sculettate e droga nelle alte sfere del potere. Se questo aspetto c'è, non è che ogni volta deve finire nei film).