norah 6½ / 10 14/02/2008 13:40:36 » Rispondi Con"La fille coupée en deux" ritroviamo un attempato Chabrol che al contrario dei suoi illustri colleghi(vedi l'ultimo Resnais)pare non abbia più nulla da dire. O almeno nulla di nuovo. Ecco ancora una volta la critica della borghesia con i suoi vizi,le sue debolezze,e i segreti inconfessabili inquadrati in un melodramma dalle tinte classiche,ma che vorrebbero essere anche un po'moderne(come direbbe il cinefilo Veltroni). E invece qui di moderno non c'é proprio nulla,tranne il timbro postale,impresso su di una vecchia cartolina sbiadita dal tempo. Si farà ricordare l'interpretazione surreale del brillante Benoit Magimel: a lui l'onere di risollevare le sorti di un film che non annoia,ma non colpisce.