Alpagueur 4 / 10 14/02/2021 10:06:23 » Rispondi The Curse (1987) era un film vagamente basato sul racconto "The color from outer space". Questa prosa seminale horror/fantascienza è stata scritta dal maestro dell'horror H.P. Lovecraft. Il problema con l'adattamento del suo materiale originale è che i registi armeggiano con il successo. Mentre alcuni registi come Stuart Gordon e Dan O'Bannon sono riusciti a tradurre le sue storie per il grande schermo, la maggior parte di loro sono pura trippa priva di senso che è meglio evitare (ad eccezione della trilogia dell'apocalisse di John Carpenter che cattura l'aura di Lovecraft perfettamente). The Curse aveva tutte le caratteristiche per essere un film decente. Ma il regista e gli scrittori non comprendono appieno le opere di H.P. Lovecraft. Smorzare il lavoro di quell'uomo per un film horror mediocre non basta. Mentre ottiene un 7+ per lo sforzo, ottiene un 4- per l'esecuzione. Cattiva recitazione, regia sciatta e dialoghi scadenti condannano questo film dall'inizio. La prossima volta sarai più fortunato. Non consigliato, a meno che tu non sia un completista di H.P. Lovecraft. Curiosità: il film è stato girato in una piccolissima città del Tennessee, Tellico Plains (dove è ambientata anche la storia, nei pressi di Knoxville), che all'epoca non raggiungeva nemmeno i mille abitanti (e suppongo anche tuttora), ma stranamente solo un piccolo scorcio della città è visibile nel film, nella scena in cui puoi vedere un vecchio recinto di filo spinato fuori dal finestrino dell'auto mentre John Schneider guida lungo la strada...beh, la collina appena sopra ha contenuto 3 complessi di appartamenti dal 1992 circa. In un'altra scena si può vedere fuori dalla porta della "Inn", la c.d. "Locanda" (se così si può chiamare) il vecchio edificio storico della cooperativa che era una stazione ferroviaria che è stata utilizzata durante la guerra civile (i binari sono stati fatti sparire dal 1990 o giù di li).
Il racconto "Il colore venuto dallo spazio" di H. P. Lovecraft era già stato trasposto sul grande schermo nel 1958 con " Blob - Fluido mortale" di Irvin S. Yeaworth Jr., nel 1965 con "La morte dall'occhio di cristallo" di Daniel Haller e nel 1982 col film di George A. Romero "Creepshow" (episodio "La morte solitaria di Jordy Verrill", interpretato da Stephen King). Questo per quanto riguarda il frammento di meteorite che precipita improvvisamente in un giardino o nel bosco e comincia a perdere un liquido strano denso...ma per quanto riguarda la contaminazione delle falde acquifere che faceva impazzire gli autoctoni che ne usufruivano o gli animali che si abbeveravano ci avevano già pensato sempre George A. Romero nel 1973 con "La città verrà distrutta all'alba" e Franco Prosperi nel 1984 con "Wild beasts" (Belve feroci).