kowalsky 10 / 10 06/12/2004 00:45:11 » Rispondi Al di là dei commenti di chi non accetta la retrospettiva temporale dei pionieri (un pò come quelli che non sopportano di vedere ancora la tv in bianco e nero) il ripescaggio del capolavoro di Murnau ha del miracoloso: oltre la linea di diffidenza dei distributori un film del 1927 ha incassato più di tante ciofeche ultramoderne e blockbusters di serie c recenti Rivederlo, è un vero onore: può anche darsi che qualcosa sia mutato nel tempo, che si respiri qualcosa di vagamente ehm moralista nel ritratto della donna "peccaminosa" di città (come se in campagna le zoccole non esistessero), ma il lirismo del film è ancora fortissimo, tutto si sublima nell'immagine dei due protagonisti, nella capacità di dare forza, creatività a sguardi senza parole alla faccia di chi non capisce il cinema muto, quegli attori erano (sono) straordinari Provate voi a mimare le lacrime e la paura...