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FILM regia di Alan Schneider, Samuel Beckett

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Gabo Viola     9 / 10  08/01/2010 12:41:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beckett e Keaton, basterebbero queste due leggende. Uno dei mediometraggi più ficcanti e ansiogeni mai creati, il dsgusto per gli occhi, il disgusto verso la lente di ingrandimento verso la propria inettitudine. è come se gli oggetti figliassero in continuazione bulbi oculari, come se il cane e il gatto ritornassero in uno sketch keatoniano vestito a lutto. "Cosa sono i figli se non una amplificazione, un faro sulla nostra pigrizia di uomini?". Ai muri si sostituiscono esseri con il martello del giudice (cervelli, labbra, sociale, disprezzo pubblico e privato). Gli occhi sono l' anticamera dello scherno.