caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

PICNIC AD HANGING ROCK regia di Peter Weir

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
fosco85     10 / 10  06/07/2009 01:23:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una cosa è certa: la vita non è cosa facile.
Questo film mi rimarrà impresso per tutta la vita: la fotografia, la musica stupenda, e quella sottile ma pregnante malinconia di certe atmosfere mi hanno sconvolto.
Ho sempre pensato che in un'opera d'arte non ci sia niente da capire, proprio perchè la polisemia è parte fondamentale dell'esperienza estetica e i significati cambiano a seconda della visuale di chi guarda.
Ecco, vedendo questo film, profondamente pessimista, ho pianto profondamente per un amore omosessuale appena sbocciato e non corrisposto, per il disagio della vita di gruppo, per la insensata e opprimente divisione in classi sociali.
Ho pianto per l'ipocrisia di certi rapporti, forzati e non cercati, ho pianto per la dolcezza e la sensiblità nel definire l'animo femminile.
E tutto questo mi ricorda Leopardi, ma solo di sfuggita perchè quella proposta dal regista è una lettura tutta al femminile, e le donne, si sa, prima sentono, e poi razionalizzano.
Non c'è quello sforzo filosofico del grande poeta di razionalizzare, di fare filosofia, c'è un'abbandonarsi al dolore in modo innocente, attraverso la consapevolezza dell'inutilità di una lotta contro la natura (non a caso c'è la volontà delle ragazze di "farsi nude").
E assolutamente non è presente quindi quella componente di eroismo titanico nell'affrontare la madre matrigna che troviamo nel Leopardi.
La musica (ho riconosciuto Chopin e Beethoven) sottolineea in modo magistrale la malinconia e la tristezza di certe atmosfere.
Consiglio caldamente a chi non avesse ancora visto questo film, invece di perdere il suo tempo commentando "troppo belli" e cavolate del genere, di correre a vedere questo film.