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LEON regia di Luc Besson

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hghgg     8 / 10  09/02/2014 23:21:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ahhh che spasso questo film. Nettamente, ma davvero con distacco, il miglior film di Luc Besson che si è sempre rivelato un regista mediocre ma questo, nell'anno 1994, non so come l'ha azzeccato.
Una perla del cinema d'intrattenimento davvero impeccabile, un riuscito miscuglio di action-gangster-poliziesco-drammatico-black comedy (sebbene la componente action e quella drammatica siano forse prevalenti). Una sarabanda di citazioni e omaggi a tanto cinema che ha regalato stili e temi a questo film, la regia di Besson in questo film non ha nemmeno un vero e proprio stile personale ma cita, riprende, innesta, adatta situazioni, cliché, movimenti di macchina, inquadrature e ritmi già visti però lo fa benissimo regalandoci una sorta di bignami dell'action-poliziesco e creando personaggi a loro modo originali e meravigliosamente ironici e grotteschi, sicuramente indimenticabili per quanto mi riguarda.
Il film è molto coinvolgente, spazia dalla tensione drammatica alla black-comedy con agilità e intelligenza e l'ottimo ritmo che gli da Besson lo rende divertentissimo per tutta la consistente durata.
Davvero buona la regia di Besson che ci regala varie sequenze anche registicamente memorabili, interessante il soggetto che diventa una sceneggiatura particolare e ben resa dal cast, coerente nel suo stile, con tanti dialoghi davvero molto riusciti e tanti momenti da stampare nella memoria, senza crolli di tensione e ottima nel portare al crescendo d'azione e tensione finale ben accompagnata da Besson che questa volta fa il suo lavoro egregiamente.
Come sempre in film di questo tipo però la parte dei leoni la fanno sempre gli attori e qui abbiamo tre protagonisti davvero notevoli. Jean Reno per me è alla sua migliore interpretazione. Davvero splendido come caratterizza il suo bel personaggio, grottesco e tragi-comico killer professionista, analfabeta, di pochissime parole che beve solo latte e ama la sua piantina e con un gran cuore. Che detto così sembra ridicolo ma in realtà il personaggio è assolutamente riuscito e Reno lo tratteggia benissimo con un'interpretazione misurata e impeccabile, espressiva il giusto per quel personaggio. Gary Oldman è un antagonista memorabile, strafatto di anfetamine, poliziotto corrotto e pericolo psicopatico dell'anti-droga è costantemente esagitato e sopra le righe. Una gran bella prova per lui, forse troppo eccessiva il che mi fa preferire altre sue interpretazioni, come quella in "Dracula" o quella sublime nel sottovalutatissimo (su questo sito) "La Talpa". In ogni caso anche qui convincente e davvero un bravo attore, chapeau.
Ovviamente però la grande sorpresa è l'esordiente Natalie Portman, all'epoca appena tredicenne ma già incredibilmente talentuosa tanto che questa resta per me sul podio delle sue migliori interpretazioni ancora oggi. Lei è la miglior cosa del film, ragazzina appena adolescente, con la famiglia sterminata, vendicativa (in realtà solo l'affezionato fratellino le interessa) e determinata che inizia un rapporto di collaborazione tutto particolare con l'assurdo killer Leon. Quello di Mathilda è un personaggio splendido, particolare e ironico come tutto nel film ma ottimamente caratterizzato, profondo, cupo, sfaccettato ma anche tanto coinvolgente e irresistibile, questo grazie all'interpretazione perfetta che ne da la Portman, vera ragazzina prodigio e promessa mantenuta, miglior personaggio e interpretazione del film. Tanta espressività, tanta ottima complicità e intesa eccelsa con Reno ci sono scene tra i due divertentissime così come altre molto intense e oltre ad un plauso a Reno davvero in entrambi i casi la Portman strabilia per talento e immedesimazione nel personaggio, a suo agio nei momenti più leggeri (la scena al ristorante e l'apprendistato come killer sono momenti irresistibili) come in quelli più drammatici. Così giovane, già grandissima. Con gli anni poi diventerà anche qualcosa di esteticamente divino (dieci anni dopo, "Closer" di Nichols, per dirne uno) ma questa è un'altra storia.
Bella anche la prova di Danny Aiello come boss e amico di Leon.
Gran bel film quindi, grottesco e splendido intrattenimento di livello (certo è coevo al signore dell'intrattenimento grottesco, parodico e spassoso qual'è "Pulp Fiction" ma quello è praticamente irraggiungibile) con tante scene davvero coinvolgenti e "tirate" e sempre godibile anche nei momenti più scontati e banali, magari sul "gasante tamarro" andante (scontro finale Reno-Oldman, tutta la parte finale con la sparatoria con Leon super-uomo) ma non cade mai nel mediocre proprio grazie al chiaro stile auto-ironico che ha seguito per tutta la sua durata e tutto continua ad essere tanto divertente quanto eccessivo.
Davvero film bello bello e ancora bello. Spassoso.
ferzbox  10/02/2014 01:08:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Leggendo il tuo commento mi sono pentito di aver fatto il mio davvero striminzito...
Hai detto tutto quello che c'è da dire su "Leon" e probabilmente se adesso potessi risciverne il commento,non si allontanerebbe tanto dal tuo....
Ti ringrazio dunque.... ;-)

Concordo sul talento della Portman(davvero strepitosa,sopratutto nei tragici momenti finali)
D'accordo anche su Reno....personaggio apparentemente semplice,ma concretamente complesso...

hghgg  10/02/2014 10:00:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oh be, sempre molto gentile ti ringrazio e mi fa piacere se questo commento ha completato in qualche modo il tuo, d'altronde 'sti commenti possono servire anche a questo.