bulgarini 7 / 10 08/03/2008 14:22:02 » Rispondi Salve a tutti, questa è la mia prima recensione su FilmScoop, ma frequento il sito già da parecchio tempo, e ne apprezzo molto la sua versatilità, e i suoi contenuti.
Detto questo, mi trovo oggi ad avere l'onore di scrivere la prima recensione sul colossal 10.000 BC, visto che vivendo in Brasile, ho avuto modo di andare a vederlo al cinema proprio ieri, giorno del debutto ufficiale.
"pioggia bianca", "mare di sabbia"... Ossia, la neve, il deserto, parole che 12.000 anni fa evidentemente si chiamavano in altro modo, e che il regista Emmerich ci mostra in tutto il loro splendore. Scenografie sublimi, che ti tolgono letteralmente il fiato, accompagnate da uno splendido uso della fotografia, e da musiche soavi. Una sensazione indescrivibile, che solamente chi ha visto e apprezzato in pieno il Signore degli Anelli, può intendere. Ecco, la sensazione di pace totale, a contatto diretto con la natura, che mostra quanto l'uomo siamo piccolo dinnanzi ad essa, e come fosse necessario, 12.000 anni fa, confrontarsi con essa, giorno dopo giorno, per poter sopravvivere. (ma non è così anche oggi? E non sarà sempre così?)
Sì, perchè l'uomo preistorico non doveva sfidare animali feroci e imponenti solo per nutrirsi; allo stesso tempo aveva l'obbligo di difendersi, e di salvare la vita a se stesso, ai suoi compagni, alla propria donna. Una sfida con se stesso, e una sfida con i propri compagni di tribù, sempre.
Detto questo, che non è poco, vanno purtroppo criticate diverse cose, a cominciare dalla scarsa capacità espressiva di quasi tutti gli attori, eccezione fatta per Cliff Curtis, che avevo già avuto modo di apprezzare in altri film, spesso in ruoli marginali da antagonista.
I dialoghi spesso sono al limite del banale, ma considerando che stiamo parlando di uomini preistorici, immagino ci possa anche stare... Quello che non ho proprio capito è il mix di lingue che ci ha proposto Emmerich, e il fatto che alcuni capiscano una lingua, altri abbiano bisogno di farsela tradurre, e viceversa, creando degli "incroci" a dir poco fastidiosi.
Non si può non fare caso ai bianchissimi denti del protagonista, che mi ricordano tanto quelli splendenti di George Clooney in "Prima ti sposo, poi ti rovino"...vi ricordate? :) E purtroppo non è l'unico nel film ad avere denti così puliti... Questa è davvero una grande banalità, che non riesco a spiegarmi.
Tornando a parlare degli aspetti positivi del film, i faccia a faccia con gli animali sono davvero toccanti, e i mammuth mi hanno davvero impressionato...
Infine, quella che forse è l'immagine più spettacolare di tutto il film: un fiume che attraversa il deserto, e su di esso diverse imbarcazioni con vele color rosso porpora...difficilmente la mia mente scorderà questi colori.
Emmerich ci ha regalato un film che a livello storico, narrativo, e recitativo, è sicuramente criticabile, ma che merita di essere visto per la pace che offre con i suoi paesaggi, le sue musiche, e per la sfida eterna, uomo-natura.
simonssj 14/03/2008 19:20:55 » Rispondi Benvenuto e complimenti per la proprietà di linguaggio (rara, sempre più rara...). Lo vado a vedere stasera, vedremo se le valutazioni coincideranno :)
P.S.: vai subito a vederti "I padroni della notte", che qui è uscito mesi fa, ed esce oggi da voi in Italia. Merita davvero!
MadSly 25/12/2009 22:15:30 » Rispondi Non so in Brasile che film trasmettono in genere, ma una cosa è certa: di droga ne deve passare proprio di ottima. Scherzi a parte, il film è in realtà di una noia e di una banalità mortale e la spettacolarità degli scenari non basta a giustificare una pellicola più lunga di 5 minuti. Con tutto il cuore, per rilassarsi ci sono tanti modi, ma evitiamo di far buttare due ore della propria vita alla gente...
Caio 15/03/2008 02:22:34 » Rispondi Benvenuto su filmscoop.