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IL PETROLIERE regia di Paul Thomas Anderson

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  05/09/2008 11:16:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bell’esempio di cinema classico che segna il ritorno su ottimi livelli di P.T. Anderson dopo il sopravvalutato “Ubriaco d’amore”.
Forte di una colonna sonora eccellente e di una fotografia altrettanto buona “Il petroliere” è la storia di Daniel Plainview,interpretato da un monumentale Daniel Day-Lewis,spietato cercatore d’oro nell’Ovest degli U.s.a. di inzio novecento.
Il film gira intorno alla prepotente figura di quest’uomo,il cui unico scopo è quello di trovare l’oro nero misurandosi in una continua sfida con la terra,in una metaforica battaglia che pare non aver altro obiettivo se non quello di trivellare e pompare quanto più petrolio possibile.I proventi del suo lavoro passano in secondo piano,Daniel non sa quasi che farsene ed il suo unico sogno è quello di costruirsi una casa accogliente.Dietro quello che potrebbe apparire come un uomo umile ed ingenuo,si nasconde invece un grande affabulatore,privo di coscienza e pronto sfruttare chiunque possa aiutarlo nell’impresa di trovare nuovi pozzi.A farne le spese è soprattutto il figlio,con il quale l’uomo vive un rapporto finalizzato allo sfruttamento del ragazzo che verrà allontanato nel momento in cui non tornerà più utile.
Anderson analizza il coinvolgimento della religione nell’ambito dell’economia attraverso la figura di un predicatore squilibrato(il bravo Paul Dano) che prima attira il petroliere nelle sue terre, ma poi non riuscendo più a controllarlo ne rimane atterrito.Il loro incontro/scontro si risolverà nel finale,sicuramente molto teso ma che personalmente ho trovato come la cosa meno riuscita di tutta la pellicola.
Importante sottolineare anche la mancanza di figure femminili di rilievo e di conseguenza di un nucleo famigliare,Daniel è infatti un misantropo,odia il prossimo e la sua famiglia è costituita da un figlio,di cui tra l’altro non è neppure il padre naturale,preso a carico solo per addolcire i proprietari terreni nelle sue trattative di affari e un fratello che si rivelerà essere un impostore.
La regia di Anderson è davvero eccellente, divisa tra primi piani di rara intensità ed inquadrature ad ampio raggio sui suggestivi paesaggi rurali e desertici.Alcune sequenze sono da antologia,bellissima quella iniziale in cui senza proferire parole vengono illustrate la caparbietà e la determinazione di Daniel,altrettanto notevole quella dell’incendio al pozzo petrolifero.
Film interessante che nonostante un ricercata lentezza narrativa coinvolge abbastanza,la pellicola è tratta da un romanzo di Upton Sinclair intitolato “Oil!” e si ispira alla vita del magnate petrolifero Edward Doheny.
Invia una mail all'autore del commento Granf  05/09/2008 11:25:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo commento ma perchè solo 7 e mezzo??
Questo film è sottovalutato in maniera assurda e su questo sito ha una media ridicola e non consona al capolavoro che rappresenta. Perchè non ti è piaciuto il finale?

Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  05/09/2008 14:41:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Granf.
Provo a spiegarmi:ho trovato un pò statica la narrazione,non mi ha convinto in alcuni punti che a mio avviso potevano essere snelliti.
Il finale non è che non mi sia piaciuto,anzi, è un momento in cui la tensione sale alle stelle,ma forse ho trovato un pò di maniera l'insistere sulla follia del protagonista e un pò sopra le righe la situazione,quasi grottesca,in un film che non lo è affatto.
In generale mi è difficile spiegare le motivazioni del mio voto,ma c'è qualcosa che non mi torna,una sensazione più che una certezza.Non so se ti è mai capitato,a me a volte succede di vedere un film apparentemente grandioso ma poi di non esserne soddisfatto al 100%.Forse un voto più alto ci poteva anche stare,ma tant'è.

Invia una mail all'autore del commento Granf  05/09/2008 16:06:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si è una sensazione condivisibile e che mi capita spesso di provare, ma non assolutamente per questo film.
Quest'opera di Anderson mi ha affascinato dall'inizio alla fine e non so neanche spiegare il perchè. Lo considero davvero un capolavoro, ma di quelli veri, per regia, interpretazioni, realizzazione e contenuti.
Nel finale ho rivisto Kubrick è ho gridato al miracolo :)E comunque penso che la follia del protagonista sia la chiara conseguenza di quanto visto durante il film, e rispecchia molto il carattere del protagonista.
Comunque ti faccio i complimenti per i tuoi commenti molto interessanti e con cui mi trovo spesso d'accordo :) Ciao Tyler.
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  06/09/2008 11:33:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie Granf.Hai ragione nel definire il film di Anderson affascinante,in effetti lo è stato anche per me.Su regia,interpretazioni,realizzazione e contenuti mi trovi d'accordo,però c'è sempre quel qualcosa che non riesco a ben definire che non mi torna.Con il senno di poi forse sono stato eccessivamente severo nel voto,ma sia ben chiaro che ritengo questo film un 'opera che andrebbe vista assolutamente.
Ciao Granf!