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LA ZONA regia di Rodrigo Plà

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oh dae-soo     8 / 10  01/04/2010 14:33:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A volte ci capitano epifanie inaspettate, apparizioni quasi divine che non abbiamo atteso o ricercato ma per caso o per fortuna ci si manifestano davanti. La mia epifania non è stato il film La Zona, ma un cliente della videoteca. "Cercati La Zona di Rodrigo Pià da mettere in noleggio. E' molto bello" "Va bene, grazie, ti faccio sapere". 3 giorni dopo l'ho trovato, l'ho visto, l'ho amato (e l'ho inserito in noleggio of course).
Cos'è La Zona del titolo? E' un quartiere di spocchiosi ricconi di Città del Messico protetto e diviso dal resto della città ( i "poracci") da un muro di cinta con tanto di filo spinato e telecamere. Tre ragazzi sbandati approfittando di un incidente al muro, riescono ad entrare. Provano a rapinare una ricca anziana. Bollettino finale: 4 morti; l'anziana, 2 dei ragazzi e una guardia giurata. Manca uno all'appello. E' sicuramente rimasto nella Zona, non può scappare. La polizia di fuori dalla Zona, quella ufficiale, vuole indagare, i ricconi di dentro cercarlo per una vendetta privata. Intanto il (presunto) delinquente si è nascosto nella cantina di Alejandro, ricchissimo figlio proprio del comandante della sicurezza della Zona... . Grande trama, avvincente, ma questo è solo un aspetto. La bellezza del film, oltre a una sceneggiatura perfetta in cui ogni piccolo elemento, una scarpa, una telecamerina, un numero di telefono in un braccio, da insignificante, diventa decisivo, e ad una recitazione più che all'altezza sta nell'atmosfera, nel messaggio, nel significato. Chi sono le vittime? Chi sono i colpevoli? E' giusto vivere in una casta scelta? A mio parere La Zona ci dà l'impressione di essere quasi una miniatura di un regima dittatoriale, dove ogni diverso non è accettato, dove ci sono regole ferree e dove ogni errore o crimine di guerra va occultato al resto del mondo. I residenti non solo buttano nella spazzatura i corpi dei 2 delinquenti uccisi per evitare le indagini della polizia ufficiale, ma anche quelli dell'anziana e della guardia, 2 loro "amici", per poter affermare che non è successo assolutamente NIENTE.Intanto però cercano il rifugiato per una giustizia sommaria...Solo Alejandro sembra capire che quel ragazzo non ha fatto niente, che è entrato quasi per sbaglio, che è, semplicemente, nè più nè meno che come lui, un ragazzino che però, a differenza sua, non ha niente. Proprio per questo scarnificando fino all'osso le 2 sceneggiature La Zona mi sembra paragonabile al Bambino col pigiama a righe. L'amicizia di 2 coetanei in un posto, La Zona o il Lager, dove questa non è permessa. Ragazzi o bambini uguali in tutto e per tutto, divisi contronatura dalle leggi dell' Uomo. Grande opera, grande film, lezione di cinema, lezione di vita.