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LA ZONA regia di Rodrigo Plà

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  09/10/2008 10:24:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"La zona" è un quartiere residenziale lussoso situtato all'interno di una città messicana. Diviso dal resto del mondo mediante un muro protetto da filo spinato, controllato da videocamere e guardie, appare in grado di assicurare ai propri abitanti tranquillità e isolamento da povertà e delinquenza. Questo sino a quando una notte, all'interno di esso, sgattaiolano tre delinquentelli che finiranno con lo sconvolgere i delicati ed ipocriti equilibri del luogo.
L'opera prima di Rodrigo Pià analizza alcuni meccanismi sociali che non appaiono per nulla campati per aria o eccessivamente futuristici, il regista utilizza l'arma dell'ipocrisia per sbatterci in faccia un'umanità che anziché progredire si imbarbarisce sempre più attraverso il ritratto amaro di uno spaccato sociale sconvolgente.
La netta divisione tra poveri e ricchi viene evidenziata mettendo in luce come per le classi meno abbienti le possibilità di riscatto si riducano sempre più. Il ritratto di Pià è inclemente e durissimo,un attacco pessimista verso un mondo all'interno del quale giustizia sommaria e corruzione la fanno da padrone, senza poi contare l'annullamento della privacy nel nome della sicurezza che si tramuta in realtà in un maggior controllo. Anche all'interno della zona l'idillio è solo di facciata, case curate, macchinoni lindi, persone sorridenti sono solo lo specchio fasullo di una democrazia fittizia, dove l'individuo non può permettersi un pensiero o una presa di posizione diversa da quella della massa.
Parlando più in generale del film pare onesto sottolineare la presenza di alcune ingenuità, soprattutto riscontrabili nella definizione dei caratteri dei protagonisti e in un'incapacità di trasmettere la giusta tensione in alcune sequenze che avrebbero meritato un approccio ancor più deciso.
In definitiva però ci troviamo davanti ad un buon prodotto, capace di indicare un futuro possibile e ben poco desiderabile, oltre ad uno spaccato umano spaventoso e meschino, regolato da leggi che paiono più vicine a quelle del mondo animale che non a quello degli uomini.