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INTO THE WILD regia di Sean Penn

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martina74     8 / 10  30/01/2008 12:36:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Non ho mai trovato il compagno che mi facesse così buona compagnia come la solitudine."

Il mentore di Christopher/Alexander, Henry David Thoreau, con questa frase rappresenta bene l'animo del giovane fuggiasco che finì i suoi giorni in un autobus abbandonato in Alaska.
Christopher fugge da una realtà convenzionale ma, a ben guardare la sua non è una fuga, bensì un percorso verso qualcosa che risiede dentro di sè che che viene da lui trovato solo nel momento in cui la vita esala da lui. Cerca la verità, che gli è stata sempre negata da genitori troppo impegnati a odiarsi, da una società che vive di apparenze e di possesso.
Si può condividere o meno la scelta estrema di Christopher McCandless, che finì davvero i suoi giorni in Alaska, ma è affascinante seguire il suo percorso, attraverso le eterogenee personalità che incontra e imbevendosi degli splendidi paesaggi statunitensi: forse solo un regista senza compromessi come Sean Penn poteva girare questa storia, simile eppure diversa da tanti film di formazione "on the road".
Poetico e impetuoso, a mio avviso il film soffre a tratti di un'eccessiva "patinatura" e di qualche virtuosismo registico gratuito, ma riscatta questi piccoli difetti con l'interpretazione matura di Emile Hirsch, con una intensa colonna sonora e una fotografia a dir poco commovente.

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patt  31/01/2008 10:21:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Non ho mai trovato il compagno che mi facesse così buona compagnia come la solitudine."
..quanto è vera questa cosa..non vedo l'ora di vederlo questo film, ciao marty
martina74  31/01/2008 10:28:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao bella... veditelo, perchè vale davvero la pena.
Tra l'altro a distanza di giorni scopro di averlo apprezzato più di quanto pensassi.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  31/01/2008 15:30:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' successa la stessa cosa a me: appena uscito dalla sala gli avrei dato 8, ma poi a distanza di giorni mi sono accorto di essere rimasto molto più coinvolto di quanto non sospettassi.
Pasionaria  31/01/2008 14:33:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh, lo immaginavo.
polbot  05/02/2008 13:48:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
io a distanza di giorni continuo a pensarci...è come se avessi anch'io incontrato il ragazzo per strada...e anche a me ha toccato qlc della mia vita di profondo. E'la genuinità della sua sete di verità che colpisce nello stomaco.
martina74  05/02/2008 15:54:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma che bello!
hai decisamente ragione: è necessario vedere questo film cogliendo un po' dell'incosciente coraggio di Christopher per impadronirsene e apprezzare appieno la poesia del racconto.
paul  30/01/2008 14:01:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La pellicola è sì patinata, ma personalmente non ci ho visto virtuosismi. Certo, a volte sembra che Penn voglia dirci "Aò, guardate come sono bravo" ma non trovi forse che fosse anche necessario per farci vedere un volto diverso dell'America? Io almeno credo l'ho interpretata così.
martina74  30/01/2008 16:33:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Più che virtuosismi è meglio dire leziosità allora: alcuni ralenti, lo stratagemma dello schermo diviso in tre.. ci sono alcuni dettagli che ricordano un po' troppo i videoclip. Ma sono davvero dettagli: il film è magnifico.
Il fatto che Penn sia in grado di dare un volto visibile a una certa parte degli USA che non vediamo mai è assodato, comunque. Infatti non a caso dicevo che un film così avrebbe potuto nascere solo dal suo talento.