Estonia 6 / 10 28/02/2011 13:20:51 » Rispondi Personaggi sul filo dello stereotipo in un crescendo di dialoghi concitati. Donne logorroiche perennemente sull’orlo di una crisi di nervi e uomini pettegoli seduti al bar o concentrati a combinare disastri, dai quali si distacca solo il taciturno Slimane, mansueto per natura e quasi per necessità. La volontà di rivalsa dell’immigrato si scontra contro il muro ipocrita e sottilmente razzista della burocrazia, ma la sua personale determinazione e la solidarietà familiare contribuiscono alla riuscita di un progetto ambizioso, l’apertura di un ristorante su un barcone del porto di Sète, anche se il finale lascia intravedere un risvolto amaro. Se non fosse per il buon risultato tecnico, l’andamento prolisso e lambiccato della pellicola nel suo complesso smorza e rende irrealistico l’intento originario del regista.