Requiem 9 / 10 01/10/2008 19:51:40 » Rispondi Un capolavoro assoluto questo film di Kechiche, che nonostante la durata (paradossalmente poteva essere tranquillamente più lungo) , ti prende al massimo per gli staordinari personaggi e la loro complessità.
Il regista mette in scena la realtà di un gruppo di francesi- tunisini a Marsiglia , l'umile padre di famiglia che ha il sogno di trasformare un rottame di barca in ristorante galleggiante, con specialità il cous cous cucinato dalla ex moglie, I figli e le loro famiglie, l'amante e l'irriverente figlia. E tutto il film è un susseguirsi di splendidi e lunghissimi dialoghi, fra cene e preparativi in cucina, fra drammi personali e e l'umiltà dello splendido protagionista, tra neorealismo e spazio perfino al thriller.
Strapieno di idee e di spunti (dalla separazione tra la Marsiglia degli uffici e quella + povera, l'integrazione degli immigrati), il film di Kachiche si ricorda anche per i suoi straordinari protagonisti. Slimane, interpretato da un sessantenne esordiente, e la sua figliastra, al suo primo ruolo importante, ingrassata per il film, è la protagonista assoluta nella splendida sequenza finale, dove si lancia in una spettacolare e lunghissima danza del ventre.
Quest' ultima montata tra l'altro in maniera assolutamente geniale: lei che danza, il cous cous che non arriva e il protagonista, altrove, che insegue a piedi un gruppo di balordi in moto.
Vergognosamente- e dico vergognosamente- non premiato a Venezia, dove gli è stato preferito Ang Lee, che a sua volta era già fresco di Leone a Cannes e di Oscar a Hollywood.