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PRIMAVERA, ESTATE, AUTUNNO, INVERNO... E ANCORA PRIMAVERA regia di Kim Ki-duk

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impanicato     8 / 10  29/12/2014 21:08:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il cinema del silenzio di Kim Ki-duk mi sorprende sempre. Ammetto che preferisco ancora "Ferro-3", ma probabilmente mi trovo davanti al suo film piú completo della sua produzione, almeno tra quelli da me visionati.
La perfezione estetica delle ambientazioni e dei dettagli potrebbe non far focalizzare su tutto il resto che viene presentato, che é davvero tanto.
Perno della situazione é la pagoda in mezzo al lago. Da qui tutto inizia e finisce, a cicli continui che si ripropongono in eterno. Cicli fatti da stagioni, le stagioni della vita che si susseguono inesorabilmente. Primavera come esperienza, estate come passione, autunno come peccato, inverno come responsabilitá, e poi di nuovo primavera...
Purtroppo per me, molta della simbologia buddista mi é sconosciuta e non ho potuto carpire appieno certi significati ed allegorie.
Regia e sceneggiatura superbe ed il finale, come in quasi tutte le opere del maestro coreano, é riuscitissimo e di effetto. Consigliato.