kowalsky 8½ / 10 29/09/2012 02:28:12 » Rispondi Non si sa più cosa affascina di questo film: se la metafora della coscienza o la bellezza visiva della pellicola. Quel che è certo, è che è una di quelle esperienze che sanno cogliere entrambi gli aspetti, snaturano il disagio e lo portano a un recesso passivo di stupore e di bellezza. Rilassatezza e sofferenza convivono nello stesso spazio. E a proposito di ambivalenza, nemmeno si può disconoscere la complessità del tema davanti a una rievocazione tanto semplice, un'astrazione tanto pura nella sua neutralità