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PRIMAVERA, ESTATE, AUTUNNO, INVERNO... E ANCORA PRIMAVERA regia di Kim Ki-duk

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Terry Malloy     9 / 10  16/01/2010 14:12:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Kim-Ki-Duk è un Maestro del Cinema.
Me ne ero già convinto guardando Ferro3 (che comunque rimane il suo capolavoro), ma più guardo i suoi film più mi meraviglio di come riesca a rendere straordinariamente coinvolgenti, interessanti, emozionanti storie con una sceneggiatura quasi inesistente, una ritmicità fortemente anti-occidentale e una narrazione ridotta ai minimi termini (almeno per quanto riguarda l'evenemenzialità).
Quali sono i punti di forza del regista coreano e dei suoi film? un controllo totale della macchina da presa e una grande conoscenza del mezzo che gli permettono ardite soluzioni sceniche (penso che almeno per quest'opera abbia sfruttato ogni singola angolatura del paesaggio), la stordente bellezza dei paesaggi e la convincente prova di attori che sono calati spiritualmente ed emotivamente nei loro personaggi (forse per un fatto culturale e personale?) e infine la quasi coincidenza di cinema e filosofia. In Kim Ki-Duk non esiste la mera narrazione di un religioso che preesiste al mezzo artistico, invece vi è una diversa declinazione (personale e fortemente pregnante) del racconto religioso, altrettanto valida (a mio parere di occidentale che non aderisce alla credenza, ma ne è giustamente affascinato e desideroso di conoscerla) rispetto alle altre. Guardare Primavera non è guardare "il vangelo secondo matteo", è riflettere su ciò che il film ha da dire..non su come ha interpretato. E alla fine del film non si vorrà mai che sia finito perchè lì dentro c'è anche la nostra vita.