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PRIMAVERA, ESTATE, AUTUNNO, INVERNO... E ANCORA PRIMAVERA regia di Kim Ki-duk

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julian     8 / 10  28/08/2009 01:27:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi era stato descritto come "quadro in movimento". Riduttivo, troppo riduttivo, definirlo tale. Così si potrebbe pensare che sia un film solo da contemplare e a da ammirare, bello solo per l'accuratezza con cui è studiato ogni fotogramma e per la poesia che esprime ciascuno di essi, particolarità che emergono anche da altri lavori del regista.
Ma "Primavera..." è un film sulla vita fatto soprattutto per riflettere, un muto eccezionale nell'era del sonoro e dei colori, esaltati questi dalle splendide tonalità mutanti di una natura incontaminata.
Il ciclo delle stagioni riflette il ciclo della vita umana e più in generale il ciclo del creato nel quale, secondo molte filosofie, tutto è destinato a ripetersi all'infinito: ciascuno di noi trascorre una primavera (l'infanzia), un'estate (la giovinezza), un autunno (l'età matura) e un inverno (la vecchiaia).
La primavera che ritorna è il simbolo della continuità della vita, miracolo che avviene anche nella più sperduta località del mondo, come dimostra la spettacolare scelta dell'ambientazione.
E' sicuramente un film che lascia spazio anche a interpretazioni allegoriche: si può intuire una forte presenza simbolistica negli animali che di volta in volta popolano l'isolotto nel lago (cane, gallina, gatto, tartaruga ecc.), rimandanti a chissà quale credenza orientale.
Non è importante cmq capire tutto, si lascia guardare dall'inizio alla fine pur essendo più lento di un carro armato.