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PRIMAVERA, ESTATE, AUTUNNO, INVERNO... E ANCORA PRIMAVERA regia di Kim Ki-duk

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Invia una mail all'autore del commento domeXna79     8 / 10  18/05/2007 23:11:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Poetica opera cinematografica del coreano Kim Ki-Duk.
Cinque capitoli che fotografano le stagioni della vita, la crescita e l’educazione alla spiritualità orientale scandiscono quei piccoli racconti intrisi di grande significato pur nella loro semplicità ..l’uso di un accurato simbolismo, la suggestione delle immagini (sembra di immergersi in un quadro d’autore) e delle musiche elargiscono vera poesia alla narrazione, colmando la scelta di ridurre al minimo i dialoghi ..la sofferenza fisica come strumento di espiazione, la morte come ultimo atto di libertà, la ricerca di una assoluta armonia con la natura e la ricerca di un equilibrio che allontani il desiderio (sentimento che genera dipendenza), sono questi alcune degli insegnamenti che il monaco cerca di impartire al giovane allievo.
L’ambientazione naturale regala un senso assoluto di pace, serenità, armonia così come nell’eterno scorrere delle stagioni anche i colori intorno alla casa sul lago mutano seguendo il ciclo della natura ..bellissima la scena di apertura (la fotografia di quel “non-luogo”) e quelle porte che si aprono a mostrarci l’incanto del piccolo monastero immerso nell’acqua e nella rigogliosa natura incontaminata ..ma purtroppo non tutto risulta intelligibile, per una cultura tanto diversa dalla nostra, alcune sfumature inesorabilmente fuggono via ..convincente la prova degli attori così come quella del giovane regista coreano, capace di emozionare e far riflettere sul senso dell’esistenza che condiziona l’agire di ogni individuo.
Ancora un apprezzabile prodotto del cinema orientale ..consigliato a chi ama farsi cullare soprattutto dalla fascino delle immagini!