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LA CITTA' E' SALVA regia di Bretaigne Windust, Raoul Walsh

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Invia una mail all'autore del commento wega     8½ / 10  07/09/2009 12:43:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per niente. Questo film invece è davvero straordinario. "Il Fuorilegge" di Frank Tuttle è diventato un importante archetipo del genere, "La Città è Salva" invece crea un precendente fondamentale per tutto il noir postmoderno; Tarantino e Synger (qui il misterioso personaggio che si materializzerà solo verso la fine si chiama Mendoza). Poliziesco, noir? Difficile da dire con certezza, io propendo per il Nero: se per la maggiore fila come un poliziesco degli anni '50-'55, ha però l' incasinamento Hard Boiled e una prima parte efficacemente psicologica del cinema nero di fine anni '40 ("Anime in Delirio" per es.), costruita con un' infallibile tenuta della suspense. Eccellente struttura a flaschback intesa come "il passato che ritorna inesorabile", il film di Windust è stato certamente uno dei primi a parlare, con dovizia di particolari, dell' omicidio su commissione, basato sulle gesta dell' Anonima Omicidi che sconvolse un ventennio di Storia americana tra gli anni '20 e '40; una vera e propria industria del crimine, la "Murder Inc." appunto. E' un mondo cupo, e mosso dalla cupidigia, dove tutti hanno un loro capo e un loro sottoposto, timidi verso i primi e violenti coi secondi, e tutti vengono traditi da tutti. Eccellente Humprey Bogart nei panni del procuratore Ferguson, non un disilluso come il Marlowe di Chandler, ma senz' altro un poliziotto con dei metodi particolari. Visibilissimo invece l' apporto di Roul Walsh, che l' ha filmato per la maggior parte, soprattutto dalla geometria delle scenografie che fan subito pensare al finale di "La Furia Umana". Eccellente anche la fotografia di Bob Burks (Alfred Hitchcock).