kowalsky 8 / 10 09/12/2007 21:08:55 » Rispondi Lontana dai rinnovati fasti "cortigiani" di uno Stemberg finalmente degno di valorizzarla (cfr. L'imperatrice Caterina) o dal touch of Lubitsch ("Desiderio") la Divina Marlene torna a interpretare un ruolo che in un certo senso ne esalta gli stereotipi di femme fatale, di "peccatrice", di seduttrice ambigua (memorabile l'esibizione canora quando arriva a baciare sulla bocca una donna, vestita con sconcertanti - per l'epoca - abiti maschili): per inciso, non è la Marlene che preferisco (confessando il grandissimo amore verso l'attrice tedesca, una passione da sempre). Eppure Bijou è un personaggio indimenticabile, e il film di Garnett è un piccolo gioiello del genere: immerso in un'atmosfera da tabarin esotico (per non dire da "bettola") davvero suggestivo e sinistro, con un partner come Wayne, giovane e meno "patriottico" del solito