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LA CADUTA DELLA CASA USHER regia di Jean Epstein, Luis Buñuel

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BlackNight90     10 / 10  07/05/2010 20:26:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cos'è quel vento che penetra nella casa, muove le tende e spazza via i libri? E' la morte.
Cos'è quel vapore che avvolge la casa come in un abbraccio argenteo? E' l'alito della morte.
Chi è che esce da quella porta per raggiungere il suo sposo? Non più la donna amata, ma la morte.

Epstein non si limita a trasporre le atmosfere allucinanti de La caduta della casa degli Usher, l'ossessione dell'arte in grado di ricreare la vita de Il ritratto ovale, l'amore autenticamente provato e sofferto da Poe e riversato nelle pagine di Ligeia: Epstein coglie in pieno il senso di angoscia, il fascino dell'orrido e del macabro che pervade tutta la sua poetica, riuscendo a tratti a superare addirittura il suo referente letterario in quanto a coinvolgimento emotivo.
Gotico ed espressionista capolavoro del muto (come in Meshes of the afternoon della Deren saranno aggiunte delle musiche bellissime ed ammalianti), l'opera di Epstein porta all'attenzione dei sensi la vasta gamma di sentimenti sui volti trasfigurati dei protagonisti, il fluire e la fuga della vita da una parte e l'aumentare dell'ossessione dall'altra, il senso di sospensione del tempo e della realtà grazie a ralenti molto avanti per l'epoca, lo smarrimento dell'identità e dell'anima tramite lo sdoppiamento e la sovrapposizione delle immagini; la natura insondabile che mostra il suo lati più macabro, alberi scheletrici, gufi iettatori, rane che si accoppiano e sembrano provenire dall'inferno; e soprattutto gli oggetti, il quadro, le tende, le campane, tutti che sembrano prendere vita mossi da una forza dell'altro mondo (quello degli oggetti animati sarà una tema ripreso da un altro genio surrealista, Svankmajer), mantenendosi fedele al testo di Poe, nel quale Roderick Usher credeva nella sensibilità dell'inorganico.
Il finale è meno fedele, anzi è proprio diverso, forse sminuisce l'angoscia di Poe ma ho apprezzato il fatto che Epstein ci mettesse del suo, non facendo una pedissequa trasposizione: la vita e Poe stesso non hanno permesso allo scrittore di concedersi qualche speranza, Epstein non poteva trasmettere un'agonia non sua. Ma a me ha emozionato lo stesso.
BlackNight90  08/05/2010 03:41:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho dimenticato di citare come aiuto-regia il mio caro Buñuel, come ho potuto?
Ciumi  09/05/2010 12:37:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di questo film l’unica cosa che non mi ha convinto è il finale (molto cinematografico), dove i protagonisti sembrano scamparsela: è vero che Epstein anche qui ci metta del suo, ma in questo modo tradisce lo spirito irrimediabilmente pessimista di Poe.
_Hollow_  03/03/2015 03:02:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il finale non è piaciuto particolarmente nemmeno a me, soprattutto rispetto alla prima parte capolavoro, magari non modificare il racconto di Poe sarebbe stata la scelta più giusta ... però glielo perdono considerando l'atmosfera che permea tutti i 63 minuti.

Bel commento comunque.