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LA NONA PORTA regia di Roman Polanski

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Zazzauser     7 / 10  04/09/2018 02:34:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La Nona Porta é un film che si inscrive perfettamente nel percorso cinematografico di Roman Polanski: il mistery / thriller é il genere nel quale il regista polacco ha da sempre eccelso, e dal quale non si é mai allontanato se non in sporadiche occasioni (le commedie come Che? e Pirati o i drammi storici come Il Pianista). Se da un lato é vero che siamo lontani dalle vette dei suoi capolavori di genere - Repulsione, Rosemary's Baby o L'inquilino del terzo piano - La nona porta é sicuramente un lavoro valido, che sa come tenere lo spettatore incollato alla poltrona per oltre due ore di pellicola.
La sceneggiatura di John Brownjohn, Roman Polanski e Enrique Urbizu riprende gli elementi più affascinanti del romanzo di Arturo Perez-Reverte Il Club Dumas, senza limitarsi ad esserne una sterile trasposizione cinematografica ma rielaborandone il materiale per proporre un prodotto unico ed originale, in linea con lo stile di Roman Polanski.

Il valore aggiunto di questo film sta nell'inconfondibile tocco di humor e nel gusto grottesco che lo contraddistingue. Il protagonista ne é sicuramente l'esempio più calzante - Dean Corso (Johnny Depp), bibliofilo beffardo e opportunista senza alcuno scrupolo se non quello del denaro - ma Polanski non rinuncia ad inserire nella sceneggiatura altri personaggi fortemente macchiettistici: l'"accusatore" Witkin (Allen Garfield), il tassista sikh ("no problem sir!") e soprattutto i fratelli Ceniza di Jose Lopez Rodero, dalle fattezze che ricordano in maniera spiccata Groucho Marx.
L'intento del regista é sicuramente quello di demistificare, di prendersi gioco del satanismo e delle sette sataniche, dietro alle quali spesso si celano "club per annoiati miliardari e celebritá che usano gli incontri come scusa per indulgere ai loro spenti e perversi appetiti sessuali".

Non é probabilmente un caso che nel 1999 cadesse il trentesimo anniversario dell'omicidio dell'ex moglie di Polanski, Sharon Tate, perpetrato dalla Manson Family; un orribile fatto di cronaca che sconvolse la vita del regista per anni. Da questo punto di vista, é giustificabile pensare a La Nona Porta come una reazione dissacratoria verso la futilitá che si nasconde dietro le motivazioni delle sette; al tempo stesso dietro le righe si nasconde la denuncia di come la stupiditá e la pazzia portino a conseguenze tragiche (Balkan che arriva ad uccidere pur di non rinunciare alla sua illusione di essere il prescelto per il regno delle tenebre).
A maggior ragione in Emmanuelle Seigner (che all'epoca era la compagna di Polanski) molti hanno visto un ipotetico doppelgänger di Sharon Tate, deprivato dalla sua innocenza e trasformato in una "portavoce" del diavolo, incaricato di portare il protagonista dal lato oscuro.

Le prove degli attori sono di alto livello; in particolare memorabile l'interpretazione che Johnny Depp restituisce del suo personaggio, Dean Corso, un bibliofilo che si vedrá suo malgrado trascinato in un viaggio allucinato attraverso l'Europa, accompagnato dai segreti e dai misteri di un libro maledetto scritto a quattro mani con il diavolo in persona. Fra i comparti tecnici eccelle sicuramente quello della fotografia, gestita dall'esperto Darius Khondji (giá direttore della fotografia per David Fincher in Se7en).
In generale La Nona Porta é un film appassionante e ricco di suspense, capace di tenere sulle s pine lo spettatore senza rinunciare ad una dose di leggerezza ed umorismo.