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LA POLIZIA RINGRAZIA regia di Steno

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JOKER1926     7½ / 10  20/12/2013 14:03:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Agli inizi degli anni settanta è Steno a proporre un film poliziesco di grosso impatto, "La polizia ringrazia".

In questi decenni, considerando anche quello successivo, il celebre genere (chiamato anche poliziottesco) occupa la scena e lo fa con risultati che saranno apprezzati totalmente solo in tempi successivi. Ad oggi ciò che è stato prodotto in quegli anni passa alla storia come un qualcosa di esclusivo con una vera e propria matrice, lontana da quella americana. Il film italiano di genere è subito riconoscibile grazie ad una serie di fattori.
Fra gli svariati esempi di cinema di questo periodo, "La polizia ringrazia" , si erige a titolo opportuno e necessario. A parte che la data, quella del 1972, la dice lunga; questo prodotto cinematografico di Steno ha anche ispirato altre pellicole, ma oltre ogni cosa va detto che "La polizia ringrazia" si prende pure la briga di entrare specificamente nel politico, in modo molto più netto delle altre produzioni.
Parlare di uccisioni e di inseguimenti di decine di pattuglie non sempre è sinonimo di politica, ma forse di critica sociale generale. Qui con Steno si va oltre le già positive prassi. Il film assume valenza politica e storica.
Si parla di vicende oscure ove la criminalità è quasi un pretesto per scatenare un gioco più grande; le pedine si muovono fra stato e associazioni segrete, nel nome di un potenziale colpo di stato.
Steno ovviamente, in un'ora e mezzo di proiezione, non può illustrare tutte le dinamiche della politica italiana, ma nel suo, riesce sicuramente a colpire. Con un favoloso Enrico Maria Salerno nei panni del commissario Bertone il film acquisisce altro spessore; indimenticabile il giro col bus nel pieno della notte, nel pieno dell'illegalità…
"La polizia ringrazia" regala poi un finale tormentato che va a sigillare alla grande ogni situazione registratasi, fra uccisioni e vendette. Su questa scia, anni dopo, con Francesco Rosi, "Cadaveri eccellenti".


L'indagine sociologica e politica su "Anonima anticrimine"

Imbavagliati da un apparato politico precario e lento è un'associazione a portare ordine. Si cercano e si uccidono tutti quei personaggi impuniti agli occhi della legge. La polizia quasi inesorabilmente delega (e si affida) ad un sistema che pian piano sembra espandersi e potenziarsi. Le uccisioni perpetrate dall' "Anonima anticrimine" sono anche (o soprattutto) simboliche. In questo tremendo giro nemmeno le prostitute sono al riparo da un'ondata di violenza che si rifà a ideologie estreme, eloquente e beffardo il manifesto ("manteniamo la città pulita") che accompagna le uccisioni. "La polizia ringrazia" mostra e fa percepire, per quanto può, alcune complesse macchinazioni che nascono da un sottobosco, quello degli ex poliziotti. Nell'enorme giro coinvolte personalità ingombranti. L'epilogo del film fa riflettere molto, grande Steno nelle inquadrature finali ove apposta copre con genialità il volto di chi minaccia gli ultimi servitori di uno stato barcollante.

JOKER1926