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HARRY POTTER E IL PRIGIONIERO DI AZKABAN regia di Alfonso Cuarón

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Godbluff2     6½ / 10  22/04/2022 19:06:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tecnicamente è il miglior film della saga, grazie all'indubbia abilità dietro la mdp di Cuaròn che tra l'altro con il suo stile fatto di virtuosismi e piani sequenza è bene inserito nel rendere l'atmosfera "magica" della saga, dando ampio respiro alle scenografie e ad alcuni momenti del film. Ci riesce con lo stile, meno con la narrazione, tuttavia. Il cambio di regista è onestamente una scelta intelligente e quasi scontata, perché da qui inizia la "maturazione" della storia, che inizia ad entrare in una fase più "seriosa" e "adulta" (per quanto rimanga sempre narrativa per ragazzi è chiaro) rispetto ai primi due libri, molto per bambini, pur essendo "Il prigioniero di Azkaban" una sorta di ponte tra le due fasi e seguendo i film questa crescita Columbus forse non sarebbe più stato una scelta adatta. Ok, questo ci sta.
Nei libri però l'aria giocosa, un po' assurda e surreale del mondo magico non viene mai meno, se non proprio nell'ultimo libro, va sempre di pari passo con l'evoluzione narrativa nel mood più drammatico libro dopo libro. Da "Il prigioniero di Azkaban" le trasposizioni cinematografiche hanno cominciano a eliminare completamente quella parte "colorata", limitandosi a sottolineare la crescente serietà senza saperla bilanciare (o senza interessarsi di farlo, più realisticamente) con la parte più divertente. Tutto diventa più piatto e perde completamente la magia, inoltre senza queste caratteristiche il taglio teen-adolescenziale da filmetto di quart'ordine, abbastanza lontano da quello dei libri, che prenderà sempre più piede soprattutto dal quarto film in poi risulterà veramente fastidioso, diventando cinemino per teenagers della peggior specie (il cinemino, non i teenagers). Un esempio estetico: la scelta di far indossare quelli che nella saga chiamerebbero "indumenti babbani" ai ragazzi anche ad Hogwarts. Sembra una stupidata ma in realtà annulla quello che è uno dei grandi punti di forza nella caratterizzazione del mondo della saga e, quando scrivi o trasponi un Fantasy, forse certi dettagli è bene tenerli in considerazione.
Questo film ancora si salva, perché, al di là di qualsiasi pecca nel rendere lo spirito fascinoso del libro (che poi era la cosa più bella di una saga obbiettivamente non molto ben scritta, strapiena di errori di coerenza interna e via dicendo) io possa trovarvi al suo interno, come film d'intrattenimento puro per ragazzi funziona ancora bene, è coinvolgente, ha qualche sequenza riuscita abilmente diretta da Cuaròn, un ritmo agile che lo rende un prodotto molto godibile. Nulla da dire, siamo spanne sopra a certe mostruosità filmiche prodotte successivamente da questa saga.
Come sempre, il punto di forza della saga sono gli attori. Detto dell'inevitabile recast per Albus Silente (un Michael Gambon purtroppo molto meno in parte rispetto al fu Harris), anche per questo terzo film le new-entry (inutile ribadire riguardo gli attori già presenti) sono di prima scelta e tutte caratterizzano alla perfezione i loro personaggi: un pezzo da novanta come Gary Oldman, il bravissimo David Thewlis, un perfetto Timothy Spall rendono i loro personaggi in modo eccellente. Stessa cosa per la Sibilla Cooman di Emma Thompson, forse unica nota sinceramente "harrypotteresca" del film, sopra le righe e completamente assurda.
Peccato per degli effetti speciali e un design non sempre all'altezza (Fierobecco è molto bello, ma Lupin versione trasformata non-si-può-vedere-deus-bonino) e per certi primi, considerevoli tagli a parti centrali della storia (spiegata a tozzi e bocconi la storia dei Malandrini) ma siamo lontani dagli scempi dei cinque film successivi, che diventano tutto tranne che trasposizioni dai libri di "Harry Potter" a veder le rispettive storie. Poi vabè, gli enormi buchi logici di trama (di trama globale, contando l'intera saga) che l'introduzione delle giratempo si porta dietro è un problema della Rowling e non del film, che poco poteva farci.
L'ultimo film carino di "Harry Potter", in ogni caso. Dopodiché, l'abisso.