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I DIARI DELLA MOTOCICLETTA regia di Walter Salles

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Viaggiatore     7 / 10  17/06/2004 11:22:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I diari della motocicletta sono un’occasione per conoscere il giovane Guevara alle prese con i primi turbamenti social-politici.
Il viaggio, che si snoda attraverso quasi tutta l’America Latina, escluso principalmente il Brasile, è un viaggio fantastico, di quelli che ancora oggi affascinano e non sono per niente banali da compiere, e ne parlo per conoscenza personale.
I paesaggi che i due viandanti incontrano sono splendidi, resi bene dalla fotografia, le immense distese li avvolgono, li stimolano a volte fanno paura, come quando sono immersi nella bufera di neve.
Ma sono i volti della gente comune a colpire, i volti della miseria, ma della dignità, una stessa razza in un unico continente divisa da stati (lo dice Ernesto in un suo discorso), che lotta contro il sopruso dei potenti...tanti soldi in mano a pochi. Ed è confrontandosi con questa realtà, lontana dalla metropoli di Buenos Aires, che Ernesto impara la dura realtà della vita e della sopravvivenza a tutti i costi, quasi si vergogna di dire che loro sono in viaggio per viaggiare, mentre incontrano gente che è in viaggio perchè scacciata dalla loro casa o terra, in viaggio per lavorare e mangiare.
Il film scorre bene, come i fiumi che incontrano. Si ride per la presenza di un guascone come Alberto, suo compagno, che incarna l’amico fedele, si ride per alcune situazioni divertenti, ma si pensa anche alle difficoltà della terra latina negli anni ’50, che poi non è tanto diversa da quella attuale (vedi crollo monetario in Uruguay e Argentina).
I due protagonisti mi sono piaciuti abbastanza, tutte e due calati discretamente nei ruoli, mai sopra le righe, anche se il giovane Ernesto a volte sembra un pò forzato nel suo buonismo a tutti i costi.
Probabilmente è questo che manca nel film, un’analisi un pò più di spessore del pensiero dei due giovani (Ernesto in particolare), Ernesto che sembra a volte un pò troppo illuminato nel capire che il mondo latino è marcio e cosa è che non va e a tracciare quale sarà la sua strada.
La musica che accompagna il film è piacevole e fa da sottofondo alle feste semplici, ma divertenti a cui i due ragazzi partecipano.
Infine comunque mi sento di consigliarlo, un buon film, un bel viaggio da fare pensando anche a quello che poi è stato.....