Pasionaria 7½ / 10 18/03/2008 09:15:18 » Rispondi Dopo Anderson e i Coen, anche il vecchio Sidney Lumet visita i meandri più oscuri dell’animo umano. L’ondata di nichilismo che ha investito Hollywood sta producendo ottimi frutti, la creatività si è risvegliata dopo l’appiattimento dei vari sequel, prequel e remake, di cui francamente siamo stanchi.
Tornando al film, Lumet, analizza questa umanità inquadrandola nella nera cornice familiare di rancori, sensi di colpa, tradimenti, vendette. Su tutto questo, l’avidità come detonatore, il fallimento di vite dissociate come leit motiv. Un frammento di umanità raccontato in modo spietato, cancellato ogni segnale di speranza in un climax di cinismo e disperazione, visto raramente al cinema. Un film che dietro al tagliente distacco con il quale è raccontata la storia, insinua nello spettatore una penetrante tristezza, un’angoscia complice per l’intera proiezione.
andreapau 25/03/2008 16:41:58 » Rispondi bello e condivisibile.ma durante la proiezione,avevo come complice questa grande certezza:io non sono così
Lot 18/03/2008 09:16:00 » Rispondi Ahah, abbiamo commentato con 5 secondi di scarto :) Ottimo commento.
Pasionaria 18/03/2008 09:50:38 » Rispondi E vai a vedere i cinque secondi di scarto ;)