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CLOVERFIELD regia di Matt Reeves

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julian     6½ / 10  16/02/2009 17:26:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dura commentare Cloverfield, un film in cui i pro e i contro si equivalgono e si pareggiano.
Innanzitutto l'idea del finto documentario, della telecamera tenuta a mano e quindi soggetta a cadute, sobbalzi, tagli improvvisi, è stata risvegliata dai creatori di Rec, i quali hanno reinventato il mockumentary come sottogenere dell'horror portando a quest'ultimo, nello stesso tempo, nuova linfa vitale.
Cloverfield addirittura oltre all'horror ci aggiunge anche il catastrofico, un catastrofico non più banale, senza eroi in cerca di mogli o figli e soprattutto senza lieto fine.
L'espediente base del film comporta uno dei contro, ma parecchi pro:
il contro è la noia che puntuale si presenta nei primi 10-15 minuti del film (così come succedeva in Rec), ma mi pare scontato che essa sia essenziale a costruire un'atmosfera realistica;
i pro invece sono, appunto, il realismo, la partecipazione diretta dello spettatore che guarda in prima persona e la conseguente caduta della nostra onniscienza dovuta al fatto che ora sappiamo le stesse cose che vede e sente il cameraman.
Da questo aspetto ne scaturisce un altro fondamentale: l'effetto sorpresa.
Nulla si sa del mostro e della sua origine e, anzi, si hanno pochissime sue apparizioni che chiariscono ben poco.
La scena che più fa avvertire l'effetto sorpresa è quella in cui la festa viene interrotta dalla tremenda scossa. Me la sono goduta terribilmente perchè non sapendo minimamente di cosa trattasse il film, mi son trovato davvero disorientato quanto i personaggi stessi.
Un'altra scena degna di nota è quella all'interno dell'elicottero che precipita, con la telecamera solidale al movimento rotatorio del mezzo.
Bella invenzione poi quella del video girato tempo prima a Coney Island in una bella giornata di sole, che ogni tanto ricompare a spezzare la tensione del nuovo filmato.
E' un peccato solo che Rob e Beth riescano a sopravvivere forzatamente fino a quando si ritrovano di nuovo in Central Park (cioè al punto di partenza) scampando addirittura all'incidente con l'elicottero.
Inoltre degenerazioni all'americana non mancano, ma la banalità di esse è attutita dall'espediente della telecamera a mano.
Infine, per chiudere il cerchio dei contro, nonostante sappia che questo non dipende dagli autori, detesto tutte le congetture che si fanno sulla storia, le aggiunte, i trailer falsi e le altre cac.ate che circolano su internet.
Cloverfield, come Rec, è bello perchè anche alla fine è coerente con il progetto iniziale, quello del video amatoriale: la speranza di una spiegazione si spegne insieme alla telecamera.