Gabriela 7½ / 10 06/02/2008 12:12:30 » Rispondi L’esperimento Cloverfield, il racconto della distruzione di New York attraverso le riprese “domestiche” e sotto il punto di vista di alcuni giovani, è gratificante. L’idea di mostrare la storia attraverso l’occhio del protagonista trasmette quella sensazione di realtà che troviamo raramente, abituati come siamo a qualsiasi tipo di effetto digitale; non che qui non ci siano effetti speciali, (tra l’altro eccellenti), ma vengono mostrati in maniera più sofferta, più reale, più soffocante. Cloverfield riesce a trasmettere ansia, ad inchiodarti alla poltrona senza mostrare la distruzione della città nel dettaglio ma soltanto con movimenti bruschi e sfocati. La sceneggiatura, purtroppo, è rassegnata ad accettare che quasi tutti i film abbiano una storia d’amore come asse centrale, ma in questo caso la storia romantica non risulta eccessivamente fastidiosa, anche se il finale poteva andare diversamente.
Concordo con quadruplo e scarface... doveva finire 5 minuti prima: quando cade l'elicottero!
E' vero mette insieme tante storie come the blair witch project, 28 settimane dopo e godzilla ma raccontate in modo diverso attraverso un punto di vista soggettivo e “movimentato” ed è questa l’originalità.