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ROSSO SANGUE (1981) regia di Joe D'Amato

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Spotify     6½ / 10  25/10/2015 19:27:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cult splatter diretto da uno dei massimi esponenti del cinema di genere italiano. A me è piaciuto parecchio, l'ho trovato un validissimo b-movie. In questo lavoro il buon Massaccesi ci mette anima, dignità! Così si gira un film anche con pochi soldi. Non come i signori Fragasso o Mattei che non ci mettono un minimo di passione anche se hanno un budget risicatissimo, e infatti sfornano delle cose inguardabili. L'elemento che subito risalta sono gli ottimi effetti splatterosi che, dal mio punto di vista, giovano. Molto espliciti e usati bene. Regia di D'Amato sapiente, crea una storia molto macabra, partendo da una trama prettamente thriller, e tramutandola sullo schermo in puro horror. Atmosfera malata, opprimente e cupa. C'è un continuo clima di suspense e devi essere pronto ad una eventuale "bomba di sangue" pronta ad esplodere da un momento all'altro. Attori diretti discretamente con una gran caratterizzazione di Luigi Montefiori, reso più mostruoso che mai. Poi in generale, l'impianto registico-narrativo è abbastanza solido, semplice, ma ha un buon mordente. E c'è un bel ritmo, e vero anche che sono solo 90 minuti, però ben dosati, pochissime fasi di stallo e tanti eventi che si susseguono in modo veloce ma esauriente e alla fine la visione complessiva è molto piacevole. Il finale va oltre ogni immaginazione, sangue a volontà ed un ultimissima scena da applausi. Colonna sonora come al solito una garanzia per questo tipo di pellicole. Sonorità elettroniche che vanno a formare un sound molto lugubre. Basta ascoltare i titoli di testa. Scenografia delle più italiane, in generale riesce a creare tensione, soprattutto nella parte finale della vicenda, dove si svolge in quella gigantesca villa. Andando oltre c'è una cosa che è impossibile non notare e cioè la somiglianza con "Halloween" di Carpenter uscito appena 3 anni prima. Ci sta il dottor Loomis, l'infermiera, la babysitter, "Michael Myers", l'ispettore di polizia e via dicendo. Di conseguenza anche la storia è molto simile allo slasher del '78. Infatti la sceneggiatura è più che scopiazzata e presenta fin troppe affinità. Neanche i dialoghi aiutano, monotoni e insipidi. Eastman (lo sceneggiatore, appunto) avrebbe fato meglio a dire di voler direttamente fare un remake di "Halloween" e così sarebbe stata una cosa risaputa fin dall'inizio, ma invece no. Noi italiani vogliamo sempre fare le cose sotto banco. In tutto ciò però c'è anche l'altra faccia (positiva) della medaglia e cioè che D'Amato riesce comunque a personalizzare in parte la sua opera, mettendoci quanto più splatter poteva, elemento assente nel lavoro di Carpenter. Molto bravo ed intelligente, diciamo che in parte maschera l'intera sceneggiatura che alla fine se non fosse per una buona linearità sarebbe completamente da buttar via. La fotografia riesce ad essere anche peggio, qui Massaccesi pecca gravemente. Per nulla caratteristica, sembra quasi amatoriale. Può essere anche che col tempo ha perso un po' di smalto. Però per quel che posso dire è pessima.

Un piacevolissimo splatter/slasher italiano, tanto sangue e poco cervello, perfetto per una serata spensierata. Sufficienza più che meritata.