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30 GIORNI DI BUIO regia di David Slade

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julian     5 / 10  16/11/2009 16:19:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I vampiri non vanno più di moda nei film horror.
Gli ultimi vampiri illustri del cinema sono una bambina cagionevole che una volta era un maschio e un idiota protagonista di una storia d’amore (non entro nei dettagli perché non li so).
Ciò dimostra che qualcosa è cambiato, quindi, o il tema vampiresco lo si affronta in modo atipico (come appunto è stato fatto in modo brillante in Lasciami entrare) magari anche tralasciando lo scopo di incutere paura (Twilight), oppure si ritorna al solito trito film da sabato sera noioso.
Come osservavo anche in quella ciofeca di E venne il giorno, l’orrore oggi scaturisce più dalla minaccia misteriosa ed evanescente (The mist avvolge tutto in una fitta nebbia, Rec dà poco scampo a spettatore e protagonisti, Cloverfield svela il mostro in pochi rapidi fotogrammi, E venne il giorno, poi, nasconde il pericolo nell’aria stessa che respiriamo, un pericolo intangibile e invisibile) anziché dalla reale visualizzazione dell’elemento pauroso, preso nella sua oggettività.
L’horror di oggi è un fitto gioco di ansie intrinseche, suggestioni e fobie represse, o meglio, è quello che vorrebbe essere ma non sempre è. Detto questo, i 30 giorni di buio me lo aspettavo un fumettone tamarro per divertirsi e tamarro lo è, ma con attori talmente scadenti da non essere piacevole neanche un po’.
La star di turno Josh Hartnett stanca con i suoi sguardi fascinosi già dopo dieci minuti e Melissa George è bona e basta.
Un’idea carina di partenza, quella della relegazione isolata in un paese sperduto avvolto nel buio, ma la produzione (Raimi…) poteva fare di più nella scelta del cast e nello sviluppo della storia.
E poi, ripeto, a chi è che fa paura un vampiro ormai ?